MILANO – Caffè come l’oro: ieri – mercoledì 5 gennaio 2025 – i futures degli arabica hanno raggiunto gli ennesimi massimi storici superando, questa volta, la soglia psicologica dei 4 dollari per libbra. Al pari dell’oro, che è volato anch’esso a nuovi record spinto al rialzo dalla guerra commerciale sui dazi, che alimenta la corsa ai beni rifugio.
Ma il rally del nero chicco è stato di gran lunga il più impressionante.
A New York, il contratto per scadenza marzo ha guadagnato 1.440 punti chiudendo a 397,75 centesimi (+3,8%), dopo avere violato, in corso di contrattazione, la barriera dei 400 centesimi toccando un massimo intraday di 401,10.
Per l’Ice Arabica è l’undicesima seduta consecutiva in territorio positivo
Nel giro di meno di due settimane, il benchmark newyorchese si è rivalutato di oltre 50 centesimi.
Londra è in ulteriore risalita di $98 dollari sul contratto maggiormente attivo (maggio), a 5.646 dollari, con un lieve contango su marzo, che chiude a 5.643 dollari (+$85).
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