MILANO – Nuova seduta al rialzo – la nona consecutiva – per gli arabica, mentre i robusta subiscono una forte correzione in territorio negativo, pur rimanendo a livelli elevatissimi. Ieri, lunedì 3 febbraio, New York è volata a nuovi massimi, con il contratto principale (marzo) che ha chiuso, per la prima volta, sopra i 3 dollari e 80, più precisamente a 380,90 centesimi (massimo a 388,95 centesimi), in ripresa di ulteriori 305 punti (+0,74%).
Londra subisce invece – come già detto – forti liquidazioni, complice il dollaro in ripresa.
L’Ice Robusta ha perso infatti $184 e $174 sulla prima (marzo) e sulla seconda posizione (maggio), che hanno chiuso rispettivamente a 5.534 e 5.520 dollari.
Nonostante la migliorata situazione meteo nelle principali aree brasiliane, con il ritorno della pioggia, il mercato si aspetta sempre, per il prossimo raccolto, una caduta della produzione di arabica.
E teme inoltre che vi sia poca disponibilità di caffè brasiliano nei primi mesi di quest’anno.
Ben l’82% del raccolto 2024/25 di arabica e il 91% di quello di conilon sarebbero infatti già stati commercializzati, secondo le stime di mercato
Laleska Moda – analista di Hedgepoint Global Markets – si aspetta però, per il 2025/26, un raccolto addirittura superiore a quello del 2024/25, con il calo degli arabica più che compensato da una produzione di robusta in ripresa.
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