MILANO — Non si arresta la corsa sfrenata dei mercati del caffè, che volano a nuovi massimi storici, con New York sopra i 3 dollari e 70 e Londra che viola la soglia dei 5.700 dollari. Nella giornata di ieri, giovedì 30 gennaio, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato un ulteriore 1,9% chiudendo a 373,40 centesimi.
Ai rialzi hanno contribuito le notizie negative sul fronte del meteo provenienti dal Brasile, dove si prevedono periodi di siccità e temperature in salita per le prossime settimane.
“La realtà dei mercati è semplice: l’offerta sta scendendo molto più rapidamente della domanda” ha dichiarato alla Reuters Trishul Mandana, managing director di Volcafe
Secondo Haroldo Bonfá – analista di mercato e direttore di Pharos Consultoria – non è escluso che New York subisca ulteriori rialzi e raggiunga quota 3,84 centesimi. “La situazione potrebbe migliorare un po’ con i dati Cecafé di gennaio sull’export” ha aggiunto.
È rally anche a Londra, dove il contratto per scadenza marzo ha guadagnato il 2,2% chiudendo a un nuovo massimo di 5.734 dollari. Ad accentuare le tensioni sui mercati dei robusta, le scarse vendite dal Vietnam, dove sono tuttora in corso le festività del capodanno lunare.
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Il colosso svizzero ha dichiarato che il 50% degli investimenti sarà rivolto all’incremento delle capacità produttive nel settore del caffè.
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