giovedì 30 Gennaio 2025

Caffè: chi lo consuma appena sveglio ha il 16% in meno di probabilità di morire per qualsiasi causa: lo studio

Lu Qi, principale autore dello studio, come riportato dal Corriere della Sera: "Le ricerche condotte finora suggeriscono che bere caffè non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e sembra ridurre il rischio di alcune malattie croniche, come il diabete di tipo 2. Visti gli effetti che la caffeina ha sul nostro organismo, abbiamo voluto verificare se il momento della giornata in cui si beve il caffè ha un impatto sulla salute del cuore"

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Chi consuma caffè appena sveglio ha il 16% in meno di probabilità di morire per qualsiasi causa e il 31% in meno di probabilità di morire per malattie cardiovascolari rispetto a chi non beve caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Laura Cuppini per Il Corriere della Sera.

Lo studio sul caffè

Bere caffè al mattino, appena svegli, protegge il cuore. E il beneficio è maggiore rispetto a quello dato dai caffè bevuti nel corso della giornata. Uno studio della Tulane University di New Orleans (Usa), pubblicato sull’European Heart Journal, mostra che la tazzina del mattino riduce il rischio di morire per malattie cardiovascolari e il rischio di mortalità generale in misura più elevata.

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Lo studio su 40mila persone

“Le ricerche condotte finora suggeriscono che bere caffè non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari – sottolinea Lu Qi, principale autore del lavoro, come riportato dal Corriere della Sera – e sembra ridurre il rischio di alcune malattie croniche, come il diabete di tipo 2. Visti gli effetti che la caffeina ha sul nostro organismo, abbiamo voluto verificare se il momento della giornata in cui si beve il caffè ha un impatto sulla salute del cuore”.

Lo studio ha preso in esame i dati di 40.725 adulti americani che hanno partecipato alla «National health and nutrition examination survey» tra il 1999 e il 2018. A tutti era stato chiesto di elencare gli alimenti e le bevande consumati in determinati giorni, incluse le quantità e gli orari. È stato inoltre incluso un sottogruppo di 1.463 persone (del «Women’s and men’s lifestyle validation study») che hanno compilato un diario dettagliato su cibi e bevande per una settimana.

Riduzione del rischio di morte

Il 36% dei partecipanti è risultato bevitore mattutino di caffè (prima di mezzogiorno), il 16% bevitore nel corso della giornata (mattina, pomeriggio e sera) e il 48% non bevitore. I ricercatori hanno collegato queste informazioni con le registrazioni dei decessi e delle cause di morte per un periodo di circa dieci anni, in cui si sono verificati 4.295 decessi per tutte le cause, di cui 1.268 per malattie cardiovascolari e 934 per cancro.

Dopo l’aggiustamento per le quantità di caffè con caffeina e decaffeinato, le ore di sonno e altri fattori potenzialmente confondenti, il “modello mattutino”, piuttosto che quello giornaliero, è stato significativamente associato a rischi inferiori di mortalità per tutte le cause (-16%) e per malattie cardiovascolari specifiche (-31%) rispetto al non consumo di caffè. Anche quantità elevate di caffè (tre tazzine o più) sono risultate significativamente associate a un rischio inferiore di mortalità per tutte le cause, ma solo nei partecipanti mattutini, non in quelli giornalieri.

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