Il conto presentato a una coppia di clienti presso lo storico Caffè Greco di Roma ha scatenato una tempesta sui social. L’ordine includeva due caffè dal prezzo di 12 euro, tre panini da 15 euro ciascuno, una bottiglia d’acqua da mezzo litro dal prezzo di 8 euro e due coperti da 5 euro ciascuno. Il totale? 86 euro. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Alessandro D’Amato per il portale Open.
La colazione a 86 euro presso il Caffè Greco a Roma
ROMA – “Mi stupisce che un avvocato penalista di grido non capisca certi prezzi. E mi sembra puerile che faccia il confronto con una carbonara mangiata nel locale sotto casa”.
Carlo Pellegrini, legale rappresentante e marito di Flavia Iozzi, proprietaria del noto Caffè Greco di Roma, risponde così al Giornale alla polemica sullo scontrino da 86 euro.
Per lui, come riporta Open: “è assurdo paragonare il caffè preso alla spaccio del tribunale e l’acqua acquistata dalle macchinette automatiche con i prodotti che offriamo noi. Evidentemente, non si è reso conto di trovarsi in un locale storico in via Condotti”.
I prezzi del Caffè Greco
Pellegrini parla in un’intervista rilasciata a Francesco Curridori. “Secondo me dopo il Covid, la gente è un pochino più incattivita e ne succedono di tutti i colori, ma la maggior parte dei clienti, come si evince anche dal tono dei commenti sui social, si rende conto che i prezzi non possono essere gli stessi Siamo tra i più antichi d’Italia assieme al Florian di Venezia e al Gambrinus di Napoli. L’ospedale israelitico che possiede i muri del nostro locale ha intenzione di maggiorare molto l’affitto. Spendiamo tanto per la manutenzione di specchi, marmi e legni. E abbiamo circa 40 dipendenti che si trovano in periferia. Per stabilire i prezzi non ragioniamo con una logica di ricarico. La maggior parte del costo al Caffè Greco è costituito dal servizio in un luogo di prestigio che è identico a prescindere che io serva dell’acqua minerale o dello champagne”.
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