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venerdì 22 Novembre 2024
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ASSEMBLEA ANNUALE DEL GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ – La relazione con analisi del mercato, notizie e proposte del Presidente Giorgio Caballini di Sassoferrato

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Ecco il testo integrale della relazione letta all’assemblea annuale del Gruppo Triveneto Torrefattori dal Presidente Giorgio Caballini di Sassoferrato. 

Graditi ospiti e stimati colleghi,

quest’anno la nostra assemblea annuale, dopo la parentesi dell’Appiani, si svolge nuovamente a Palazzo Giacomelli, sede sapientemente e meravigliosamente rinnovata da Unindustria Treviso.

Colgo l’occasione per complimentarmi per l’importante investitura ricevuta, anche perché è la prima volta che la carica viene attribuita ad una donna, con la nuova presidente, dottoressa Maria Cristina Piovesana, ringraziandola per l’odierna ospitalità assieme al direttore generale dr. Giuseppe Milan ed a tutti i loro collaboratori.

Ora parliamo di caffè verde e di quotazioni del dollaro, moneta con la quale si effettuano gli acquisti della nostra materia prima.

Il caffè crudo continua ad essere in balia della speculazione e i ricorrenti e spesso contrastanti dati sulla produzione, la siccità in Brasile, la roya, l’instabilità politica in molte parti del mondo hanno contribuito a creare una situazione di continue, repentine e consistenti variazioni al rialzo ed al ribasso delle quotazioni.

Ma esaminiamo i dati : la prima posizione del caffè Arabica alla borsa di New York il 14 febbraio 2014 era di 139,90 cents/lb; il 7 febbraio 2015 quotava 166,85 cents/lb; al Liffe di Londra il 14 febbraio 2014 era a 1.870 $/t. ed il 7 febbraio 2015 a 1.936 $/t; il 14 febbraio 2014 con 1,00 Euro si potevano acquistare 1.3707 $ ed il 7 febbraio 2015 il valore dell’Euro si è drasticamente ridotto ad 1,1313 sul $.

L’insieme delle variazioni dei prezzi di borsa e del deprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro hanno determinato per l’Espresso Italiano di Qualità, miscela certificata dal G.T.T.C., un aumento di circa 81 cents al kg nell’acquisto del crudo che, riportato a tostato, equivalgono a circa 1,00 Euro al kg.

Se, a questi valori, sommiamo le spese generali che, seppur in misura inferiore al passato anche in questi periodi comunque crescono e le minori vendite, con costi fissi pertanto sempre più elevati, l’aumento che i torrefattori avrebbero già dovuto applicare ai propri listini, per non intaccare pesantemente la redditività delle proprie aziende, avrebbe dovuto essere molto consistente.

Anche la nostra clientela che applica ancora, nella maggior parte dei casi, il prezzo di 1,00 Euro per l’espresso si trova in grave difficoltà. Le associazioni di categoria, prima che sia troppo tardi, dovrebbero suggerire ai propri associati di non farsi la guerra dei prezzi ma di adeguarli ai costi, migliorando servizio e qualità per acquisire e non perdere clienti.

Affrontando altri argomenti, ricordo il grande successo che ha avuto la Triestespresso nella nuova sede degli ex-magazzini del Porto Vecchio e mi auguro che l’edizione del 2016 possa svolgersi nello stesso luogo, in ambienti completamente rinnovati ed adeguati al successo che la “nuova meravigliosa location” ha avuto e la città di Trieste merita.

Altro importante avvenimento del 2014 è stato il festeggiamento per il 60° anniversario del nostro Gruppo, la gita in barca con navigazione da Mira a Stra, il pranzo a “Villa Foscarini Rossi” nel corso del quale è stata presentata l’iniziativa che preannunciava la costituzione del “Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale” che ha lo scopo di far ottenere il riconoscimento all’espresso italiano di bene immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO.

Consorzio poi costituito nel settembre 2014 da 15 soci fondatori tra i quali spicca come unica associazione il nostro GTTC.

Hanno successivamente aderito altri sette soci tra i quali menziono i due enti che sono l’Associazione Caffè Trieste (A.C.T.) e l’Istituto Nazionale Espresso Italiano (I.N.E.I.).

Altre domande di adesione verranno esaminate oggi stesso dagli organi a ciò preposti.

Altri importanti avvenimenti del 2014 sono stati la messa in liquidazione dell’Associazione Italiana Torrefattori (A.I.T.) e la liquidazione a fine 2014 del Comitato Italiano Caffè i cui beni sono stati destinati all’A.I.I.P.A. che per la sezione caffè ha assunto il nuovo nome di “Comitato Italiano del caffè”.

Per quanto riguarda il nostro storico “G.T.T.C.”, affinché lo stesso non sia confinato in un ambito geografico dal proprio nome, ne propongo, in questa sede, la variazione in Gruppo Italiano Torrefattori Caffè mantenendo il logo praticamente quasi invariato.

Concludo aggiornandoVi sul numero dei soci al 31 dicembre 2014: a fine anno i soci ordinari erano 47 ed i soci sostenitori 151 per un totale di 242 associati.

Ringrazio tutti i soci per la fiducia accordatami ormai da 11 anni, il consiglio direttivo, l’infaticabile segretario Antonio Franciosa, la direttrice del Notiziario dottoressa Susanna de Mottoni, tutti i giornalisti per le sempre nuove ed interessanti argomentazioni che fanno del nostro mensile la pietra di paragone per tutti gli altri progetti editoriali.

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