CIMBALI M2
mercoledì 04 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

San Marino: i baristi chiedono l’abolizione del prezzo dell’espresso e il listino decisi dallo Stato

Usot, l’Unione sammarinese operatori del turismo: "Ci troviamo, nonostante siano cinque anni che viene promesso ed evidentemente non mantenuto, a dover sollecitare il governo perché proceda all’eliminazione di una anacronistica e oggi anche estremamente dannosa imposizione di prezzi a bar e ristoranti"

Da leggere

Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

I prezzi a San Marino sono decisi dallo Stato con un listino caffetteria che impone espresso a un euro e 20 al banco e con 50 centesimi in più al tavolo. Anche quest’anno i prezzi di caffè, cappuccini e acqua minerale finiscono nel mirino dell’Usot, l’Unione sammarinese operatori del turismo, che chiede di abolire il listino. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Donatella Filippi per il quotidiano Il Resto del Carlino.

I prezzi del caffè a San Marino

SAN MARINO – Un euro e 20 centesimi al banco, 50 centesimi in più se servito al tavolo. E questo vale per tutti. Non conta servire la miscela di caffè più pregiata al mondo. E nemmeno farlo in pieno centro storico. Perché i prezzi, a San Marino, li decide lo Stato. Con quel ’listino caffetteria’ che da anni baristi, ristoratori e albergatori combattono con il coltello tra i denti. Ma niente da fare. E anche quest’anno, puntualmente, i prezzi di caffè, cappuccini e acqua minerale finiscono nel mirino dell’Usot, l’Unione sammarinese operatori del turismo. Che quel listino chiede di abolirlo da decenni.

“Ci troviamo, nonostante siano cinque anni che viene promesso ed evidentemente non mantenuto – scrivono dall’associazione di categoria –, a dover sollecitare il governo perché proceda all’eliminazione di una anacronistica e oggi anche estremamente dannosa imposizione di prezzi a bar e ristoranti”. L’ultimo aggiornamento della commissione prezzi risale al 2022.

“Di quella commissione da anni chiediamo l’abolizione – spiegano dall’Usot –. Impone a bar e ristoranti il purtroppo infausto ‘listino caffetteria’. L’imposizione di prezzi da parte del ‘pubblico’, senza prestare la dovuta attenzione alle dinamiche dei prezzi delle materie prime, caffè in primis, rende antieconomico per bar e ristoranti servire il caffè e tutte le preparazioni a esso collegate e in generale tutti gli altri prodotti che hanno un prezzo imposto”. Dal Titano naturalmente si guarda in Italia, dove la pausa caffè rischia di diventare sempre più amara. Dove, a breve, per bere un caffè al banco bisognerà ’investire’ due euro.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

CIMBALI M2
  • Brambati

Ultime Notizie

Water and more
Carte Dozio