I listening bar, locali intimi con impianto hi-fi di alta gamma originari del Giappone, hanno cominciato la loro ascesa anche in Occidente. I listening bar sono molto amati e frequentati soprattutto dai cosiddetti audiofili, cioè persone che danno parecchia importanza all’esperienza d’ascolto della musica. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Luca Guerrini per NSS Magazine.
I listening bar
MILANO – Direttamente dal Giappone, i listening bar hanno cominciato a diffondersi anche in Occidente. Si tratta di locali molto intimi caratterizzati dalla presenza di un impianto hi-fi di alta gamma e di una vasta selezione di vinili. In giapponese prendono il nome di “jazz kissa” (cioè “jazz bar”), in riferimento al genere musicale che va per la maggiore in questi posti. Ma attenzione: non sono luoghi pensati per ballare o per assistere a un concerto.
I listening bar sono molto amati e frequentati soprattutto dai cosiddetti audiofili, cioè persone che danno parecchia importanza all’esperienza d’ascolto della musica. In questi locali, nello specifico, si ha la possibilità di fruire vinili attraverso casse e giradischi di ultima generazione.
A volte la selezione proposta riflette le preferenze del locale, mentre in altri casi i dischi vengono scelti da appositi dj, per creare di volta in volta una precisa atmosfera. Alcuni dei più famosi listening bar europei sono il Ton a Bucarest o il Bambino a Parigi. Quest’ultimo è un apprezzato locale conosciuto proprio per la sua curata selezione di vinili e per la presenza di un impianto audio invidiabile. Ma recentemente i listening bar hanno generato un certo interesse anche nei principali centri statunitensi, da New York a Los Angeles.
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