SUSEGANA (Treviso) – Per il secondo anno consecutivo, Ryoma ha premiato i figli dei dipendenti che si sono distinti negli studi. I ragazzi che, con impegno e dedizione, hanno
lavorato per raggiungere i propri traguardi personali hanno ottenuto le borse di studio messe a disposizione dall’azienda in memoria dell’Ingegnere Beppino Ceotto, per anni amministratore delegato dell’azienda produttrice di macchine e attrezzature per il caffè prematuramente scomparso nel 2019.
Nella sede di CMA in Susegana, si è svolta la cerimonia di consegna che ha emozionato le famiglie. Gli studenti hanno ricevuto il riconoscimento direttamente dalle mani del presidente del Gruppo Ryoma Federico Gallia, dall’amministratore delegato Paolo Nadalet e dal CFO Andrea Granzarollo.
“È stato speciale premiare questi ragazzi,” spiega il Presidente Federico Gallia “rappresentano il futuro e siamo orgogliosi di partecipare al loro percorso formativo, sostenendoli nel raggiungimento dei loro sogni.
Per Ryoma è fondamentale ricordare una persona stimata come Beppino Ceotto, un uomo che ha lasciato la sua impronta nella cultura aziendale, trasmettendo valori importanti come la dedizione e il coraggio di una visione aperta. Grazie a lui, il Gruppo ha potuto evolversi e competere con i players internazionali. Oggi è un bel giorno.”
Il ricordo dell’Ingegnere Ceotto ha reso l’evento ancora più toccante, celebrando una figura fondamentale per l’azienda e rafforzando il ruolo di Ryoma come punto di riferimento per la trasmissione di valori importanti come l’impegno, il sacrificio e la passione.
Alla cerimonia erano presenti anche Clementina ed Elena Ceotto, rispettivamente moglie e figlia dell’Ingegnere Ceotto che hanno voluto complimentarsi personalmente con gli undici ragazzi premiati:
“Siamo davvero toccate da questa iniziativa che per il secondo anno premia gli studenti
meritevoli. Beppino sarebbe stato orgoglioso di questi ragazzi che si applicano con tanta determinazione, vogliamo congratularci con tutti loro e augurargli il meglio per il prosieguo della loro carriera scolastica.”