MILANO – Giornata di consolidamento per i mercati del caffè, dopo il rally di metà settimana. A New York, il contratto per scadenza marzo ha guadagnato ieri, giovedì 21 novembre, ulteriori 320 punti chiudendo a un nuovo massimo storico di 295,70 centesimi. Il contratto per scadenza dicembre, che attrae ormai volumi minimi ha addirittura raggiunto la soglia psicologica dei 3 dollari per libbra, valore che non si registrava dal lontano maggio del 2011.
Segna invece il passo Londra, con il contratto per scadenza gennaio che perde $11 terminando la giornata a 4.787 dollari.
Il quadro dei fondamentali rimane invariato, con le difficoltà del Brasile e del Vietnam e i segnali positivi sul fronte della domanda, mentre pesa sempre sui mercati l’incognita Eudr.
Sul fronte delle statistiche dei mercati, anche Usda ha tagliato la stima sul raccolto brasiliano 2024/25, che risultano ora complessivamente in linea con quella dell’anno scorso.
Il nuovo report sulla produzione brasiliana di caffè, redatto dal servizio informativo estero del ministero statunitense, ha infatti rivisto al ribasso le cifre sulla produzione, rispetto al report di giugno, di ben 3,5 milioni di sacchi e stima ora il raccolto di quest’anno in 66,4 milioni, poco al di sopra della produzione dell’anno scorso (66,3 milioni).
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