MILANO – Ma quale spot sessista? Nella serie “A modo mio”, la celebre e longeva – dura da più di vent’anni – pubblicità Lavazza ambientata in Paradiso, Enrico Brignano guarda un po’ lascivamente una ragazza, la modella Eleonora Arosio, ma Tullio Solenghi – San Pietro lo redarguisce severamente.
E se, per ora, lo punisce facendogli lavare i piatti, alla prossima puntata, che sarà in onda dal 15 marzo, passeggerà proprio in mezzo ai due, per impedire qualunque possibile trasgressione.
Lo spiegano all’agenzia Armando Testa, dopo che su change.org è apparsa una petizione che lamenta l’unica donna tra otto uomini guardata con cupidigia e protetta da “un anziano” (sempre San Pietro).
I pubblicitari hanno la visione opposta: “La donna dello spot è una citazione dantesca, una donna angelicata – raccontano – E tutto è più che ironico, con un Solenghi che comunque non concede a Brignano nessuna scappatella. Adesso, nel secondo spot, lo manda a fine cena a lavare una montagna di piatti, la prossima volta, quando Brignano dirà che lui con Eleonora voleva fare soltanto due passi si metterà a farli tra loro, lungo una stradina “.
Non tutti lo sanno, ma per realizzare i mega-spot come quelli del Paradiso, che dura da due decenni proprio per i buoni risultati, apposite società conducono lunghi focus group, interviste singole e altre telefoniche.
Solo se nessuno si turba, la creatività resta quella. E per Lavazza non si sono mai lamentati neppure dal Vaticano…