Un gruppo di ricercatori italiani ha verificato se gli effetti benefici del cioccolato fondente sul sistema circolatorio venissero confermati o meno dallo studio dei vasi sanguigni all’interno della retina. Il professor Giuseppe Querques, docente di oftalmologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, tra gli autori dello studio, spiega cosa hanno suggerito i risultati. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista condotta da Maria Teresa Gasbarrone per il portale d’informazione Fanpage.
I benefici del fondente
MILANO – Non è un mistero che il cioccolato fondente, assunto nelle giuste dosi, può avere dei benefici sulla nostra salute. Gli antiossidanti al suo interno, i polifenoli e i flavonoidi, sono infatti noti per essere in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e avere un effetto positivo sul sistema circolatorio e non solo.
I flavonoidi hanno diversi benefici, ad esempio migliorano la microcircolazione sanguigna e linfatica, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono a proteggere il corpo da diverse malattie, per lo più cardiocircolatorie, neoplastiche e infiammatorie.
Un gruppo di ricercatori dell’Università Vita-Salute San Raffaele ha recentemente approfondito l’argomento per verificare se gli effetti del cioccolato fondente sulla salute dei vasi sanguigni all’interno della retina venissero confermati o meno. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature. L’occhio infatti è lo specchio di molte condizioni di salute, dalla pressione alta al diabete.
Cosa ha dimostrato lo studio?
“Alla fine dello studio, abbiamo osservato un miglioramento nella dinamica vascolare complessiva dei partecipanti che avevano assunto cioccolato fondente rispetto a quelli che assumevano cioccolato al latte. Questo ha quindi fornito la conferma dei possibili benefici del cioccolato fondente sui vasi della retina.
Un punto importante: i partecipanti hanno assunto un quantitativo molto basso di cioccolato, pari a 20 grammi al giorno nel gruppo che assumeva cioccolato fondente e a 7,5 grammi nel gruppo di confronto che consumava il cioccolato al latte. Inoltre, ci tengo a specificare che lo studio è stato condotto senza nessun tipo di finanziamento esterno, ma è completamente indipendente e autofinanziato.”
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