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giovedì 14 Novembre 2024
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Centrale del Latte d’Italia: fatturato a 254,1 mln, +1,3%

L’utile netto risulta pari a 8,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023, il cui dato era pari a 6,3 milioni di euro (+ 31,7%)

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TORINO – Il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – riunitosi sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 30 settembre 2024. Nei primi nove mesi del 2024, la Società ha registrato un fatturato pari a 254,1 milioni di euro, rispetto ai 250,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2023, con un incremento dell’1,3% grazie ad un aumento dei volumi di vendita nel settore Dairy ed in particolare del mascarpone e un prezzo medio di vendita più elevato volto a contrastare gli aumenti che hanno caratterizzato il settore del latte, della panna e del burro.

Il bilancio della Centrale del Latte d’Italia

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 si attesta a 25,7 milioni di Euro, contro i 24 milioni di Euro al 30 settembre 2023, con un incremento del 7%. L’Ebitda margin del 10,13% risulta essere in aumento rispetto al 9,6%, riportato nel terzo trimestre del 2023.

Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024 è pari a 14,2 milioni di Euro, rispetto agli 11,8 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un incremento del 20,1%.

CLI registra, quale risultato ante imposte, 11,8 milioni di Euro, rispetto agli 8,8 milioni di Euro registrati alla fine del terzo trimestre dell’esercizio precedente, con un incremento del 34,1%.

L’utile netto risulta pari a 8,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023, il cui dato era pari a 6,3 milioni di euro (+ 31,7%).

La posizione finanziaria netta è pari a -22,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai -20,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

Analisi dei ricavi della Centrale del latte d’Italia

Al 30 settembre 2024, CLI ha realizzato ricavi pari a 254,1 milioni di Euro. I ricavi relativi al segmento Milk Products risultano essere in diminuzione (-0,9%) come conseguenza di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda del latte fresco, parzialmente compensati da un incremento del prezzo medio di vendita registrato nell’ultimo trimestre.

I ricavi relativi al segmento Dairy Products risultano essere in netto aumento (+14,7%) come conseguenza di un aumento dei volumi di vendita e di un incremento del prezzo medio di vendita.

I ricavi relativi al segmento Altre attività registrano una lieve flessione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio per effetto di una contrazione della domanda.

I ricavi del canale Grande Distribuzione Organizzata aumentano come conseguenza di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda di latte fresco, compensato da un aumento della domanda nel comparto Dairy e da un incremento del prezzo medio di vendita nel comparto latte UHT.

I ricavi relativi al canale B2B partners sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi del canale Normal trade registrano un incremento come conseguenza combinata di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda del latte fresco e di un incremento del prezzo medio di vendita nel comprato UHT, panna e burro.
I ricavi relativi al canale Private label registrano un incremento per effetto di un aumento dei volumi di vendita e di un prezzo medio più elevato rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi nel canale Food services sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi generati in Italia aumentano per effetto combinato di un incremento dei volumi di vendita nel comparto dairy e di un prezzo medio di vendita maggiore rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio nel comparto milk.

I ricavi relativi alla Germania risultano in netto aumento per effetto combinato di un incremento dei volumi di vendita e di un prezzo medio di vendita maggiore rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi degli Altri Paesi risultano essere in linea rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

Centrale del Latte d’Italia: evoluzione prevedibile della gestione

Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento futuro della Società, che appare comunque molto positivo considerato i risultati effettuati nel terzo trimestre. La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli Azionisti.

La Società non ha possibilità di prevedere in quale misura la situazione economica globale possa influire sulle prospettive della Società per la chiusura dell’esercizio e per l’esercizio 2025, ma gli Amministratori ritengono, sulla base delle informazioni disponibili alla data di predisposizione della presente relazione, di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi.

Il bilancio nel dettaglio

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(dati concessi)
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