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giovedì 14 Novembre 2024
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Fairtrade International, l’appello al Parlamento UE per respingere le richieste di rinvio di 24 mesi da parte del Partito Popolare Europeo del regolamento EUDR

Fairtrade esorta il Parlamento europeo a respingere questi emendamenti e a sostenere le leggi decise democraticamente

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MILANO – Fairtrade International chiede con urgenza al Parlamento europeo di onorare l’impegno preso nei confronti del Regolamento UE sulla deforestazione nel 2023 e di respingere quindi le proposte di modifica legislativa avanzate dal gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) che vanno contro l’urgente necessità di proteggere le foreste e mitigare i cambiamenti climatici all’interno e all’esterno dell’UE.

La proposta del PPE dimostra il desiderio di deregolamentare una legislazione ambientale chiave del Green Deal europeo. Essa prevede un rinvio di 24 mesi (invece dei 12 mesi proposti dalla Commissione europea), che secondo Fairtrade metterebbe a rischio i notevoli investimenti e gli sforzi compiuti da migliaia di soggetti interessati – tra cui aziende e coltivatori di caffè e cacao – per conformarsi alla legge.

Il PPE vuole anche eliminare gli obblighi di due diligence a carico dei commercianti. Se da un lato questo ridurrebbe gli oneri e i costi amministrativi per alcuni attori della filiera, dall’altro potrebbe comportare una minore responsabilità per i commercianti. Come Fairtrade ha ripetutamente affermato, non c’è sostenibilità ambientale e sociale senza un’equa condivisione e gestione dei rischi lungo tutta la filiera.

Inoltre, gli emendamenti del PPE chiedono anche l’istituzione di una categoria “senza rischio” nel processo di benchmarking, il che significa che le aziende dovranno dimostrare la propria conformità solo se richiesto dall’autorità competente.

Fairtrade ritiene che non esistano categorie “senza rischio”

Perché le violazioni dei diritti umani e il degrado ambientale possono verificarsi anche in regioni/paesi in cui la deforestazione è diminuita. Inoltre, senza meccanismi associati per incentivare la protezione e il ripristino delle foreste, una categoria “senza rischio” potrebbe portare a conseguenze indesiderate, come la mancanza di attività che supportino catene di approvvigionamento sostenibili nei Paesi a rischio.

Nel caso in cui l’emendamento proposto dal PPE venisse purtroppo adottato, e se le istituzioni europee non riuscissero a trovare un accordo su tali disposizioni, l’EUDR diventerebbe applicabile alla fine di dicembre 2024, come inizialmente previsto. Fairtrade non ha chiesto un rinvio di 12 mesi, ma ora si deve essere tutti responsabili e sostenere la proposta della Commissione europea per evitare caos e incertezza.

Per questi motivi, Fairtrade esorta il Parlamento europeo a respingere questi emendamenti e a sostenere le leggi decise democraticamente, dimostrando al contempo il proprio impegno nei confronti delle foreste, del cambiamento climatico e della biodiversità. La votazione sugli emendamenti proposti si terrà durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles il 14 novembre.

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