giovedì 31 Ottobre 2024

Starbucks cassa Oleato, Luckin guarda al mercato americano, Cotti Coffee apre il locale numero numero 10.000 a Doha

Oleato - che continuerà a essere servito esclusivamente in alcuni locali italiani, giapponesi e cinesi - è una delle vittime eccellenti della ristrutturazione dei menu decisa dal nuovo ceo Brian Niccol, che ha sostituito la scorsa estate Laxman Narasimhan. Secondo dati diffusi la settimana scorsa, Starbucks ha subito un calo delle vendite del 7%, nonché un peggioramento dei ricavi netti del 3%, nel trimestre terminato il 30 settembre. Vola invece la catena cinese Luckin Coffee, che ha diffuso ieri, mercoledì 30 settembre, i risultati della trimestrale al 30 settembre 2024. I ricavi netti sono stati pari, nel terzo trimestre, a 1,452 miliardi di dollari, in crescita del 41,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa

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MILANO – Starbucks ritira Oleato, il caffè all’olio d’oliva lanciato nel febbraio del 2023, in anteprima mondiale, proprio a Milano. Nata da un’idea avuta da Howard Schultz durante uno dei suoi tanti viaggi italiani, la strana bevanda – creata dall’unione dell’espresso Starbucks Reserve con il pluripremiato olio extravergine d’oliva dell’azienda siciliana Asaro di Partanna – era stata presentatadallo stesso Schultz come una novità rivoluzionaria, destinata a cambiare il mondo del caffè.

E il lancio era avvenuto con una delle più grandi promozioni orchestrate dalla multinazionale americana negli ultimi decenni.

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A porre fine a questo esperimento non riuscito arriva ora la notizia che Oleato sarà cancellato dai listini statunitensi e canadesi, a inizio novembre.

Un annuncio cha giunge a meno di una settimana dalla call in cui il nuovo ceo Brian Niccol ha annunciato cambiamenti drastici per invertire il pesante trend negativo, che ha portato al licenziamento del suo predecessore Laxman Narasimhan.

Secondo dati diffusi la settimana scorsa, Starbucks ha subito un calo delle vendite del 7%, nonché un peggioramento dei ricavi netti del 3%, nel trimestre terminato il 30 settembre

Tra le misure promesse da Niccol, una sostanziale semplificazione dell’offerta bevande definita “troppo complessa”.

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