CIMBALI M2
lunedì 21 Aprile 2025
  • CIMBALI M2

Mauro Conti, esperto cybersecurity: “Così gli hacker sfruttano il collegamento alla rete internet dei distributori di caffè per gli attacchi”

L'esperto: "Purtroppo le piccole medie imprese sono tra le vittime preferite dagli hacker soprattutto perché il problema viene ancora sottostimato, e troppo. C’è un modo di dire tristemente vero, secondo cui ci sono due tipi di aziende: quelle che hanno subito attacchi e quelle che non lo sanno. Da questo punto di vista siamo ancora molto indietro a livello di consapevolezza degli imprenditori, i quali si rendono spesso conto del rischio solo dopo aver subito un attacco personale o magari ai danni di un competitor"

Da leggere

  • TME Cialdy Evo

Mauro Conti, presidente del corso di laurea magistrale in cybersecurity dell’Università di Padova, esplora il sottomondo della criminalità digitale in cui tutti, sia aziende che privati, sono potenziali vittime. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Gabriele Fusar Poli per Il Corriere della Sera.

La cybersecurity secondo Mauro Conti

PADOVA – “Se vogliono possono attaccarti anche sfruttando i distributori di caffè tramite la rete Internet ad essi collegata”. Come a dire che le vie degli hacker sono infinite (ma possono sempre venire interrotte): sentendo parlare Mauro Conti, presidente del corso di laurea magistrale in cybersecurity dell’Università di Padova, ci si rende conto che esiste un mondo sommerso a livello di criminalità digitale in cui tutti – sia aziende che privati cittadini – sono potenziali bersagli. Proprio per dare una mano soprattutto alle imprese ha creato Spritz Matter, spin-off dell’ateneo patavino composto da giovani talenti che, in quanto hacker buoni, compiono check up specifici alle imprese per capirne le vulnerabilità dal punto di vista tecnologico.

Professor Conti, le aziende venete sanno proteggersi a dovere?

“Purtroppo sono tra le vittime preferite dagli hacker, soprattutto le piccole medie imprese”.

Come mai?

“Soprattutto perché il problema viene ancora sottostimato, e troppo. C’è un modo di dire tristemente vero, secondo cui ci sono due tipi di aziende: quelle che hanno subito attacchi e quelle che non lo sanno. Da questo punto di vista siamo ancora molto indietro a livello di consapevolezza degli imprenditori, i quali si rendono spesso conto del rischio solo dopo aver subito un attacco personale o magari ai danni di un competitor”.

Viene da pensare che con l’intelligenza artificiale le cose potrebbero anche peggiorare…

“Questi sistemi possono potenzialmente essere ancor più vulnerabili. Un esempio? Come Spritz Matter abbiamo vinto un prestigioso riconoscimento attaccando alcuni tra i principali sistemi internazionali di traduzione simultanea online dimostrando che inserendo caratteri non visibili dall’uomo possiamo anche variare il significato di una frase tradotta da “Ti voglio bene” a “Ti voglio uccidere”. Ma c’è anche chi usa l’Ai per fare telefonate imitando la voce di dirigenti d’azienda e contattare i dipendenti spingendoli a compiere azioni a loro vantaggio”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

CIMBALI M2

Ultime Notizie

  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè