TRIESTE – Dopo dieci gemellaggi fra Musei europei del caffè, quest’anno l’evento curato dall’Associazione museo del caffè di Trieste, si è svolto sabato 26 ottobre in ambito Triestespresso Expo e l’ospitalità da parte dell’Ente fieristico, convegno calendarizzato quale iniziativa collaterale.
In sintesi, si tratta di un appuntamento biennale di incontro e parternariato fra istituzioni museali dedicate al caffè. E’ un’attività socio-culturale che dal 2004 ha coinvolto aree espositive presenti in Europa (Germania, Svizzera, Austria, Francia, Ungheria, Olanda, Cipro, Belgio, Russia) e due anni fa, il decimo, con il Brasile, col grande Museu du café di Santos.
Da questa edizione del 2024, l’undicesima, l’Associazione coinvolgerà realtà espositive ubicate in Italia. Partendo da La San Marco di Gradisca d’Isonzo (GO), azienda che dal 1920 rappresenta l’eccellenza nella produzione di macchine per caffè espresso e, particolarmente apparecchiature che usano il tradizionale sistema a leva, diffuse in tutto il mondo.
Mentre, l’Associazione Museo del Caffè è un sodalizio di divulgazione culturale, il cui fine è quello di promuovere le conoscenze in questo ambito, in particolare nel settore della divulgazione del settore e del collezionismo. Fra le diverse attività, per rafforzare gli obiettivi statutari, si valorizzano oggetti caffeicoli moderni e storici, letteratura, visite guidate, seminari (noti i Cenacoli del caffè che si avvieranno in novembre) ed esposizioni attualmente in un contesto di “Museo Diffuso del Caffè” urbano.
Il Sodalizio è in attesa, che il Comune di Trieste definisca degli spazi espositivi ad hoc in Porto Vecchio per poter dar più adeguata visibilità.
Il rito di parternariato si è completato con un approfondito seminario che ha coinvolto illustri relatori, protagonisti nei diversi ambiti: Roberto Nocera, Marino Petracco e la presenza dei presidenti dell’Associazione Museo del Caffè, Gianni Pistrini e Doriano Simonato.