martedì 15 Ottobre 2024

Mercati del caffè: stime negative sul nuovo raccolto vietnamita fanno volare Londra e New York

Secondo un sondaggio Reuters condotto presso cinque operatori del settore, il raccolto vietnamita 2024/25, che inizierà tra poche settimane, potrebbe sino al 10% inferiore a quello del 2023/24, che già era il più basso degli ultimi 4 anni. Continuano le polemiche sull’Eudr, anche dopo la proposta di rinvio. Il direttore generale di Cecafé Marcos Matos: “In alcuni paesi l’invio dei dati di geolocalizzazione è proibito per motivi di sicurezza nazionale

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MILANO — Inizio settimana con il botto per i mercati del caffè. Ieri, lunedì 14 ottobre, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato 1.000 punti (+4%) chiudendo a 262,05 centesimi, massimo dal 1° ottobre. A Londra, il contratto per scadenza gennaio 2025 si è rivalutato, a sua volta, del 3,5% terminando a 4.843 dollari, massima quotazione dal 2 ottobre.

A far scattare questa nuova impennata dei prezzi, fattori tecnici e fondamentali. Hanno inciso certamente i Cot Report di entrambe le borse, pubblicati alla fine della scorsa settimana, che evidenziano un forte calo delle posizioni lunghe nei due i mercati.

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A New York, gli speculatori hanno tagliato le loro posizioni dell’11,54% nella settimana all’8 ottobre, scendendo a una posizione net long di 36.024 lotti.

Anche all’Ice Robusta, gli operatori speculativi hanno ridotto, nello stesso periodo, le loro posizioni long del 6% risultando net long per 32.137 lotti.

Ma a dare il massimo impeto rialzista ai mercati sono stati i risultati di un sondaggio, condotto presso cinque operatori del settore, relativo all’imminente raccolto vietnamita 2024/25

Le risposte prevedono infatti un calo sino al 10% della produzione per questa annata caffearia, rispetto alla produzione 2023/24, che già era la più bassa degli ultimi 4 anni. La flessione fa seguito a quella che è considerata la peggiore siccità da quasi 10 anni a questa parte, che è avvenuta tra marzo e maggio, in una fase critica per lo sviluppo del nuovo raccolto.

Il ritorno della pioggia, a partire da maggio, spesso non è bastato: molti arbusti sono morti, altri hanno perso parte del loro potenziale produttivo, ha spiegato a Reuters il vice direttore del Mercantile Exchange of Vietnam (Mxv).

Relativamente meno pessimisti i trader europei sentiti da Reuters, che si aspettano un calo più contenuto (-3,4%) destinato comunque a incidere su un mercato già deficitario.

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