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martedì 24 Settembre 2024
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Christina Meinl, 5° generazione Julius Meinl: “Il nostro futuro sarà sostenibile ed innovativo”

Christina Meinl: "Ogni passaggio è importante per gustare una buona tazza di caffè e le competizioni ci fanno rendere conto di quanto sia cruciale per un barista essere più che competente. Sono entusiasta di questa prima edizione della Julius Meinl Barista Cup, perché trovo affascinante vedere l'esperienza e la passione dei concorrenti all'opera. Per esempio, per competere nel World Coffee Championship, i baristi devono allenarsi per almeno un anno. Le competizioni aiutano anche il cliente a comprendere meglio il prodotto e ad apprezzare di più blend speciali e originali. È per questo che sono una grande sostenitrice di competizioni come questa: rappresentano il meglio della coffee community”

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VIENNA – Christina Meinl, quinta generazione della famiglia Julius Meinl, condivide le sue riflessioni sul futuro dell’azienda, concentrandosi in particolar modo sull’aspetto della sostenibilità nella catena di approvvigionamento e sulle competizioni di caffè che stanno lentamente plasmando e cambiando l’industria. Di seguito riportiamo le sue considerazioni.

Recentemente l’azienda ha aderito all’iniziativa green coffee&climate. Cosa significa per Julius Meinl assumere un ruolo così proattivo in termini di sostenibilità?

“Nel 2022, come azienda familiare, abbiamo celebrato 160 anni e pensiamo costantemente alla prossima generazione: questo è il motivo che ci ha spinto ad entrare nell’iniziativa coffee&climate. Il cambiamento climatico sta cambiando inesorabilmente la nostra industria ed è interamente nostra responsabilità, oltre che priorità, agire nel pieno rispetto della sostenibilità.

Abbiamo anche un altro programma chiamato “Julius Meinl Generation Program” in cui mi sono impegnata, anche nei confronti dei miei figli, per garantire e fare tutto ciò che è in mio potere per lasciar loro in eredità un mondo pulito. Nel Generation Program, questo significa includere le piantagioni di caffè.

Questo progetto è attualmente attivo in Colombia e Uganda. L’anno prossimo coinvolgeremo un altro Paese”.

Christina Meinl, come stanno plasmando le competizioni il mondo del caffè? Questi eventi aiutano a diffondere il caffè specialty?

“Qualche anno fa ero presidente della Specialty Coffee Association e ci siamo concentrati in modo particolare sulla qualità del caffè. Penso che tutto aiuti a migliorare la qualità complessiva e a garantire una maggiore competenza nella gestione e nell’estrazione della tazza finale per il consumatore.

Le piantagioni di caffè possono produrre la miscela perfetta, ma poi si può rovinarla se non la si estrae bene alla fine.

Ogni passaggio è importante per gustare una buona tazza di caffè e le competizioni ci fanno rendere conto di quanto sia cruciale per un barista essere più che competente. Sono entusiasta di questa prima edizione della Julius Meinl Barista Cup, perché trovo affascinante vedere l’esperienza e la passione dei concorrenti all’opera.

Per esempio, per competere nel World Coffee Championship, i baristi devono allenarsi per almeno un anno. Le competizioni aiutano anche il cliente a comprendere meglio il prodotto e ad apprezzare di più blend speciali e originali. È per questo che sono una grande sostenitrice di competizioni come questa: rappresentano il meglio della coffee community”.

Christina Meinl, lei rappresenta la quinta generazione dell’azienda: quali sono i maggiori cambiamenti che ha visto nel corso degli anni?

“Il cambiamento principale che ho visto è una spinta maggiore verso la sostenibilità, che è un valore forte per Julius Meinl, soprattutto in termini di coltivazione, confezionamento e approvvigionamento. Tutto il nostro packaging è attualmente compostabile o riciclabile.

Nella nostra torrefazione abbiamo un exhanger speciale: quest’ultimo, quando si utilizza il calore per il processo di tostatura, riscalda anche gli uffici durante l’inverno e li raffredda durante l’estate.

Abbiamo anche pannelli solari sui tetti dei laboratori di produzione. Questo è senza dubbio il più grande cambiamento nell’azienda, combinato con un focus negli ultimi 10 anni sulla qualità del caffè specialty e con diverse origini”.

Quali sono i prodotti più venduti per il mercato italiano?

“L’anno scorso abbiamo lanciato tre referenze Bio Fairtrade, fortemente in linea con il nostro posizionamento sulla sostenibilità.

Amo il gusto del caffè, ma anche il fatto che sia biologico e certificato Fairtrade. È molto popolare e le vendite stanno crescendo rapidamente in Italia”.

Cosa ci può dire sul futuro di Julius Meinl?

“La combinazione che rappresenterà Julius Meinl in futuro sarà la sostenibilità e l’innovazione.

Tutto ciò che faremo sarà prodotto in modo consapevole, tenendo conto di vari fattori: dalla sostenibilità, ai prodotti e alla qualità, combinati con l’innovazione e anticipando ciò che le prossime generazioni desiderano, considerando nuovi metodi di estrazione, nuovi profili di gusto approcci diversi al caffè.

Prendiamo ad esempio la cascara, il tè ottenuto dal frutto del caffè. Si mette il frutto del caffè nella tazza e lo si prepara ad infusione come una tazza di tè. L’innovazione è cruciale per la nostra azienda, proprio come la sostenibilità”.

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