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mercoledì 04 Dicembre 2024
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Raffy Vajio svela: “Il segreto di questa vittoria è la passione”

Il vincitore: "Ho 30 anni e questa è la mia prima competizione. Tecnicamente non avrei dovuto essere qui, poiché nelle selezioni ho ottenuto il secondo posto. Ho avuto pochissimo tempo per prepararmi. Tuttavia, il vincitore degli Emirati Arabi Uniti non è potuto arrivare qui a Vienna, quindi ho dovuto gareggiare al suo posto. Volevo coltivare questa passione come un hobby, ma ora sono più aperto a nuove possibilità e considererei l'idea di mettermi alla prova in altre competizioni"

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VIENNA – Raffy Vajio è stato proclamato vincitore assoluto della prima competizione internazionale per baristi organizzata da Julius Meinl. Vajio ha rappresentato gli Emirati Arabi Uniti alla finale di Vienna e lavora presso l’Atlantis the Royal a Dubai. È il capo barista dell’hotel, gestendo oltre 35 ristoranti.

Il vincitore viaggerà in Honduras a gennaio insieme agli altri concorrenti che hanno vinto il primo posto nelle categorie principali: Espresso (Vladimir Chzou, rappresentante della Moldavia), Cappuccino (Luca Riccardi, rappresentante dell’Italia) e Signature Drink (Mario Benetseder del Café Orchidee, rappresentante dell’Austria). Di seguito condividiamo le riflessioni di Rafy Vajio sulla competizione.

Vajio, qual è il segreto della vittoria?

“Per me, il segreto risiede nel mettere il proprio cuore e riflettere la passione nel proprio lavoro in ogni tazza di caffè che si prepara”.

Cosa cambierà nella sua vita professionale dopo questa vittoria?

“Non sono sicuro di cosa mi riservi il futuro in questo momento. Vivo a Dubai, ma sono originario delle Filippine. Attualmente lavoro presso l’Atlantis the Royal a Dubai come capo barista e gestisco 35 ristoranti contemporaneamente.

Ho 30 anni e questa è la mia prima competizione. Tecnicamente non avrei dovuto essere qui, poiché nelle selezioni ho ottenuto il secondo posto. Ho avuto poco tempo per prepararmi. Tuttavia, il vincitore degli Emirati Arabi Uniti non è potuto arrivare qui a Vienna, quindi ho dovuto gareggiare al suo posto.

Volevo coltivare questa passione come un hobby, ma ora sono più aperto a nuove possibilità e considererei l’idea di mettermi alla prova in altre competizioni”.

Come le è venuta l’idea per il  Signature Drink?

“L’idea è nata dal desiderio di combinare diverse origini biologiche che rappresentano non solo Dubai e Vienna, ma anche l’Asia orientale e l’India.

Ho usato anche il limone e il tè di fiori di pisello blu, poiché è molto insolito combinarli con il caffè, e volevo creare una bevanda internazionale.

Ho prestato molta attenzione anche alla presentazione dal punto di vista estetico, poiché a Dubai l’eleganza e la bellezza sono particolarmente importanti”.

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