MILANO – L’aggregatore Msn ha ripreso un articolo di Cookist , portale specializzato in alimentazione sulla caffeina e i possibili pericoli che derivano dalla sua assunzione attraverso il caffè e le bevande a base di questo alcaloide, comprese le lattine di energetici.
Riportaimo uno stralcio dell’articolo che può essere letto per intero cliccando qui .
Scrive tra l’altro Cookist: nonostante gli indubbi benefici, il caffè, se preso in concomitanza con alcuni integratori o medicine, sembrerebbe limitare l’assorbimento di alcune sostanze contenute al loro interno, compromettendone l’efficacia.
Quali sono questi nutrienti e quali alimenti sarebbe bene consumare lontano dalla nostra sacrosanta tazzina di espresso?
Lo abbiamo chiesto alla nostra esperta di fiducia, la dottoressa Arianna Rossoni, dietista, docente e responsabile del progetto Equilibrio Donna.
La caffeina può inibire l’assorbimento di alcuni nutrienti?
La risposta è sì. La caffeina è una sostanza naturale che fa parte del grande gruppo degli alcaloidi (tra le altre, comprende anche la cocaina e la nicotina). Dall’azione stimolante, a livello cardiaco, ma anche intestinale, massimizza i nostri sensi e favorisce lo stato di allerta e concentrazione.
Questa sostanza è naturalmente presente non solo nel caffè, ma anche nel cacao, nelle bacche di guaranà e nelle foglie di tè. Se assunta insieme ad alcuni alimenti o integratori, può, tuttavia, limitare l’assorbimento di alcuni preziosi micronutrienti. Il più importante è il ferro, minerale indispensabile per la produzione di emoglobina, la proteina che permette di legare e trasportare l’ossigeno a tutte le cellule del nostro corpo.
“Le persone anemiche, che soffrono dunque di una carenza di ferro, dovranno distanziare di almeno un’oretta il consumo di caffè e di alimenti ricchi di questo minerale, come per esempio le uova, la carne e il pesce”, ci spiega la nostra esperta.
Questa accortezza dovrebbero averla tutti?
“No, stiamo parlando di quelle persone che hanno una carenza di ferro alla base: in questi casi dobbiamo andare a massimizzarne l’assorbimento, evitando questo genere di abbinamenti”, prosegue Rossoni. Esistono, però, anche altre categorie di persone che dovrebbero osservare le medesime attenzioni: stiamo parlando delle donne in gravidanza e in allattamento, fasi molto delicate e in cui è importante che non vi siano carenze di ferro.
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