MILANO – L’estate si fa ancora sentire in pieno agosto e quindi si pensa naturalmente al gelato. In Sardegna, un prodotto che ha il valore di 43 milioni, conta 400 occupati e 98 laboratori. Questi i dati condivisi da Confartigianato che ha definito il gelato artigianale come destagionalizzato.
Leggiamo i dettagli emersi dal dossier “Gelaterie: le imprese artigiane e la spesa delle famiglie per i gelati“, sviluppata dall’Ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, a sua volta basata sui dati ISTAT del 2023.
Riportiamo la notizia da cagliaripad.it.
Sardegna e gelato: al dodicesimo posto della classifica nazionale
Secondo i gelatieri artigiani sardi, questa estate 2024 sta avendo un andamento positivo, anche grazie alla fusione di innovazione e tradizione che promette di attrarre sia i nuovi clienti sia quelli già affezionati.
Pesano un po’, sulle vendite, i rincari degli ultimi anni (si parla di un +30% dal 2022 ad oggi) che sono dovuti principalmente all’aumento dei costi delle materie prime; lo scorso anno era lo zucchero, quest’anno altri ingredienti fra cui il cioccolato.
Da una indagine condotta da Confartigianato Alimentazione, l’offerta di gusti è quasi illimitata. Circa 600 quelli che si possono degustare ma la lista è in continua evoluzione.
Tra le richieste dei sardi primeggiano “fragola”, “cioccolato” seguiti da “nocciola”, “limone”, “crema”, “pistacchio” e “stracciatella” anche se non perdono colpi neanche i sempreverdi “tropicana”, “limoncello”, “tè verde”, “arcobaleno” o addirittura “loacker”.
Per chi ha problemi di dieta (uno su dieci), ecco il gelato alla soia.
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