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martedì 05 Novembre 2024
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Bean to bar chocolate: nasce la prima Associazione italiana che si concentra sul cacao specialty

L’avvio di questa Associazione nasce per rispondere al forte bisogno di fare cultura del buon cioccolato in Italia

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MILANO – Quindici soci fondatori dietro l’avvio della prima Associazione Cioccolato Bean To Bar Italia: quando la passione e la professionalità creano un terreno comune e fertile per un’organizzazione che promuove la cultura della qualità, allora il risultato non può che essere ottimale. Il racconto di come tutto è partito, arriva da uno dei motori pulsanti dell’Associazione, Sharon Terenzi.

Prima di voi non c’era ancora in Italia un’Associazione che rappresentasse il cioccolato Bean to Bar in Italia: perché solo adesso siete riusciti a costituirla?

“Il cioccolato bean to bar artigianale, ovvero il cioccolato da degustazione creato in piccoli laboratori a partire da fave di cacao specialty, è un fenomeno piuttosto nuovo in Italia.
Alcune grandi aziende italiane hanno da sempre fatto cioccolato a partire da fave di cacao
commerciali per il mercato della grande distribuzione.

Ma la maggior parte di piccoli cioccolatai che selezionano cacao specialty da filiere etiche e sostenibili per trasformarlo in cioccolato da degustazione è nata solo intorno al 2018-2019.

Negli anni si è sviluppata l’esigenza di aumentare la consapevolezza del consumatore sul buon cioccolato, e riunire i professionisti del bean to bar sotto un’unica comunità, ma i tentativi precedenti non sono andati a buon fine.

Tutto è cambiato nell’Ottobre del 2023, quando un gruppo di artigiani del bean to bar si è ritrovato per caso all’ultima edizione di Eurochocolate a Perugia. Scoprendo una passione ed un entusiasmo comune, insieme a comuni sfide e difficoltà giornaliere, questi artigiani hanno deciso che era finalmente tempo di costituire un’Associazione per fare cultura e divulgazione insieme, ispirati da altri segmenti fine food come Assobirra (Associazione dei Birrai e dei Maltatori) e la forte comunità dello specialty coffee.”

Dopo il lungo iter burocratico, l’Associazione Cioccolato Bean To Bar Italia si è legalmente costituita il 21 Maggio 2024. 16 soci fondatori da tutta Italia: chi sono? Ci sono però altri professionisti come voi che non siete ancora riusciti a raggiungere?

“I 15 soci fondatori fanno parte di 10 aziende, dal Trentino-Alto Adige alla Sardegna, che producono cioccolato bean to bar artigianale in Italia, ed io, Sharon Terenzi, che da 10 anni con The Chocolate Journalist faccio divulgazione come blogger online sul cioccolato bean to bar artigianale.

Prima di estendere l’invito a tanti altri professionisti, volevamo rimanere un numero ragionevole di persone per legalizzare l’Associazione il prima possibile, prendere decisioni in tempi brevi, passare all’azione e preparare già il terreno per chi si sarebbe associato in seguito.

Adesso è arrivato il momento per dare il benvenuto a nuovi soci e socie.”

Perché è fondamentale l’avvio di questa Associazione?

“L’avvio di questa Associazione è fondamentale perché c’è un forte bisogno di fare cultura del buon cioccolato in Italia. L’italiano medio compra cioccolato al supermercato, credendo che sia la migliore alternativa sul mercato, e lo considera solo “un momento di piacere”, “una ricompensa emotiva”, spesso accompagnata da sensi di colpa.

Da una parte, vogliamo rendere il consumatore finale consapevole che esiste un altro tipo di cioccolato, che non si trova al supermercato, ma si trova in negozi specializzati in cibo e bevande di qualità, o si trova direttamente nei piccoli laboratori dei cioccolatai artigiani che lo producono.

Insieme a questo, vogliamo sradicare tutta una serie di dogmi, preconcetti e nozioni sbagliate riguardo al cioccolato.

Per raggiungere un cambio profondo di consapevolezza del consumatore, dobbiamo agire tutti insieme in progetti coordinati e strategici di gruppo, ma l’attenzione non è solo sul consumatore.

E’ fondamentale anche riunire i professionisti del cioccolato bean to bar per sostenerci a vicenda, facilitare lo scambio libero di informazioni, creare una comunità unita, e fare fronte comune davanti alle istituzioni.

Per tutti questi motivi, è diventata un’esigenza avere un’Associazione di riferimento per azioni concrete.”

Quali sono gli obiettivi che vi ponete per i prossimi anni e quali le strategie che attuerete per raggiungerli?

“Obiettivi: ampliare il consumo del cioccolato artigianale bean to bar a livello nazionale, educare il consumatore finale sui processi produttivi dalla fava di cacao alla tavoletta di cioccolato, costruire una comunità di riferimento per i professionisti del cioccolato bean to bar, supportare lo sviluppo di filiere di cacao etiche, sostenibili, tracciabili e di qualità; promuovere e sostenere la produzione di cioccolato bean to bar in Italia rendere il nostro Paese un punto di riferimento mondiale per il cioccolato artigianale bean to bar.

Azioni: organizzare eventi dedicati alla divulgazione del cioccolato bean to bar artigianale in Italia presenziare a festival, fiere e convegni nazionali ed internazionali supportare ogni membro dell’Associazione con scambio libero e volontario di strumenti e informazioni creare sinergie con professionisti del settore fine food & drink riunirsi a cadenza regolare, sia in presenza che online, per portare avanti il calendario di eventi ed impegni.”

Come si può entrare a far parte dell’Associazione e quali sono le condizioni per poter diventare soci?

“Altre associazioni nazionali di cioccolato bean to bar fanno entrare in associazione soltanto chi produce cioccolato bean to bar artigianale (una specie di selezione all’ingresso). Noi invece abbiamo optato per un approccio più inclusivo.

Crediamo fortemente che, per fare cultura in modo approfondito e capillare, è necessario creare sinergie tra individui con esperienze e punti di vista differenti, che mettano tutte le loro conoscenze a servizio dell’Associazione. Quindi chiunque sia un professionista o anche solo un appassionato del cioccolato bean to bar è assolutamente il benvenuto, sia dall’Italia che dall’Estero.

Basterà inviarci un’email a info@beantobar.it. La quota associativa per un anno è di 75 euro.”

C’è già un programma di attività e di eventi dedicati ai professionisti che vorrebbero specializzarsi nel Bean to Bar e altri rivolti più al consumatore?

Sessione di assaggi (foto concessa)

“Intanto abbiamo avuto il primo incontro di persona di tutti i soci e le socie il 31 Luglio 2024 a Milano da Specialty Coffee Lot Zero, gentilmente ospitati da Chiara Bergonzi ed il suo team. Durante l’incontro prepareremo l’agenda per la stagione autunno/inverno.

Ci sono tanti eventi nazionali e festival internazionali ai quali ci piacerebbe partecipare, quindi vedremo come organizzarci. Per rimanere sempre aggiornati sui nostri passi, Instagram è il posto perfetto per seguirci (@beantobaritalia).

Ora che l’Associazione esiste, come vi prefigurate il futuro del cioccolato in Italia?

“Il futuro del cioccolato in Italia è nelle mani del consumatore finale. Come Associazione Cioccolato Bean To Bar Italia, faremo di tutto affinché il consumatore finale si renda conto della vasta scelta di buon cioccolato che c’è sul mercato, che provi le differenze sensoriali tra le varie origini e i differenti metodi di produzione artigianale, sostenendo piccole realtà che mettono tutta la loro passione nel cacao etico e tracciabile che scelgono.

Inoltre, ci prefiguriamo un futuro dove il buon cioccolato è parte integrante delle abitudini
quotidiane dei consumatori, senza lo stigma di dover essere riservato a momenti di indulgenza o di piacere peccaminoso, ma diventi esperienza di mindfulness sensoriale e condivisione sociale.”

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