MILANO – L’import europeo di caffè è tornato a segnare il passo nel 2023 e rimane sempre lontano dai volumi record registrati nella seconda metà del decennio trascorso. Crollano le scorte, più che dimezzate in meno di un anno e mezzo. Così i dati dello European Coffee Report, il rapporto statistico edito dalla Federazione europea del caffè (Ecf) giunto quest’anno alla sua quarantunesima edizione.
La pubblicazione dell’Ecf fa i conti – come sempre – con le difficoltà oggettive legate alla raccolta dei dati sul commercio e i consumi. In particolare per quanto riguarda i paesi dell’Europa dell’est, le cui statistiche si fermano al 2022.
Ma veniamo ai dati aggregati più importanti: nel 2023, i 27 paesi dell’UE hanno importato 44.215.891 sacchi di caffè verde.
Un volume in netto calo (-10,2%) rispetto ai 49.212.917 sacchi del 2022 e inferiore anche ai 46.467.183 sacchi del 2022. In analogo calo (-10%), l’import dell’Europa occidentale – voce comprendente, oltre all’UE, Regno Unito, Svizzera, Norvegia e Islanda – da che si attesta a 50.435.793 sacchi.
Forte flessione per la Germania, massimo importatore europeo di caffè verde. Nel 2023, i tedeschi hanno sbarcato 15.007.486 sacchi di caffè verde: il 17,1% in meno rispetto al 2022.
Molto più contenuta la contrazione registrata dall’Italia, secondo mercato europeo dopo la Germania. Il nostro paese ha importato, l’anno scorso, 10.368.008 sacchi, con una flessione del 4,3% rispetto ai 10.828.957 sacchi del 2022.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.