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venerdì 22 Novembre 2024
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La ricetta storica: le evocative Madeleines al caffè che tanto piacevano a Proust

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MILANO – Nell’archivio abbiamo trovato un articolo scritto da Azzurra Quartararo per il sito del corriere. Un articiolo che sa di buono ma che è anche ricco di rimandi storici con una lunga citazione di Marcel Proust. E anche le dosi precise per realizzzare la ricetta che tanto piaceva allo scrittore francese.

Talvolta alcuni cibi hanno il potere di catapultarci tramite il loro sapore e profumo in un preciso istante del nostro passato.

Le Madeleines mi hanno sempre fatto emozionare! Non so dire il perché, sarà la loro forma che somiglia a una preziosa conchiglia, sarà per quel gusto talmente “classico” da evocare alla memoria di chiunque altre epoche, altri tempi…

Quando abitavo vicino a Reggio Emilia trovavo tutti i pretesti per recarmi in centro soltanto per sedermi davanti a una tazza di thè e gustare le madeleines di un piccolo Caffè sulla via Emilia…

Le meravigliose madeleines sono forse uno dei cibi più emblematici per ciò che riguarda il potere evocativo del gusto e del profumo.

Grazie anche al fatto che questo dolcetto inzuppato nel thè sia divenuto famoso pure in letteratura attraverso lo scrittore Marcel Proust: “…portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.”

Be’, se non ve ne siete già innamorati allora per voi non c’è speranza.

Ho scelto di descrivere la mia versione delle madeleines al caffè perché a colazione sono, oltre alle classiche, quelle che preferisco.

Adoro inzupparle nel latte di riso, si sciolgono in bocca. Ovviamente questa mia personale versione riduce ai minimi termini l’uso delle uova, cosa che uso fare ormai quasi sempre. Inoltre, la mia solita postilla prevede che vi informi del fatto che, anche per questa ricetta, io utilizzi solo latte e burro di soia.
ingredienti:

130 g di burro fuso
150 g di farina “0″
120 g di zucchero integrale
1 uovo
1 cucchiaino da thè di lievito
80 ml di latte tiepido
1 cucchiaio abbondante di caffè solubile
un pizzico di sale

preparazione:

Fondete il burro a bagnomaria e mettetelo da parte. Sciogliete il caffè solubile nel latte appena tiepido. Montate con le fruste elettriche l’uovo con lo zucchero e cominciate ad aggiungere alternatamente il caffè disciolto nel latte e la farina, infine il lievito e un pizzico di sale.

Ed ecco il segreto per fare delle belle oltre che buone madeleines: prima di tutto il composto deve riposare in frigorifero almeno per un’ora. Passato questo tempo riscaldate il forno al massimo (250/270 gradi).

Nel frattempo imburrate una placca da madeleines, riempitene le parti concave con un il composto aiutandovi con un cucchiaino.

Fate attenzione a non riempire del tutto lo stampo ma lasciate sempre un po’ di spazio dal bordo altrimenti durante la lievitazione la pasta tracimerà e la madeleine si deformerà irrimediabilmente. Infornate e passati 4 minuti abbassate la temperatura a 200 gradi per altri 5/7 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti prima di sfornarle.

Lasciate raffreddare e servite. Altro suggerimento, questo impasto può essere preparato la sera messo in figo prima per essere cotto la mattina.

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