MILANO – La produzione della Colombia è in ripresa, ma sempre lontana dai livelli di inizio decennio. Il tutto, mentre i produttori lamentano problemi strutturali, che rischiano di compromettere la profittabilità complessiva del comparto. La produzione risalirà, quest’anno (2023/24), a 12,2 milioni di sacchi e crescerà marginalmente a 12,4 milioni nel 2024/25, stando alle stime di Usda, in linea con quelle della altre principali fonti statistiche.
I dati più recenti della Federazione nazionale dei produttori di caffè (Fnc) confermano un andamento positivo.
A maggio, la produzione è cresciuta del 39% rispetto allo stesso mese di un anno fa attestandosi a 1,12 milioni di sacchi. L’export registra, a sua volta, un incremento del 10%, a 933.000 sacchi.
Nei primi 5 mesi dell’anno solare sono stati raccolti 4,65 milioni di sacchi: il 14% in più rispetto al pari periodo del 2023. Le esportazioni hanno raggiunto i 4,71 milioni (+11%).
La produzione degli ultimi 12 mesi infine è stata di 11,9 milioni (+12%), l’export di 11,1 milioni (+3,1%).
Come osserva Usda, la Colombia ha accusato, nell’ultimo ventennio, due forti cadute produttive coincise con altrettanti eventi meteorologici estremi
Il primo risale al 2008/09, quando le piogge intense e la maggiore umidità favorirono il diffondersi della ruggine del caffè, che fece cadere in terra un’elevata percentuale di frutti immaturi.
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