Nasce nella città sabauda il Museo di cioccolato e gianduja, situato nei locali del laboratorio sotterraneo di Pfatisch, storica pasticceria torinese fondata nel 1915 in via Sacchi. Il Museo sarà aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 illustrando il viaggio del cacao dai Maya ai giorni nostri. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portal SkyTg24.
Il museo di cioccolato e gianduja
TORINO – Dai Maya alla Gen Z gustando il cioccolato in tutte le sue declinazioni, con una attenzione particolare al giuanduja, quell’impasto di cioccolato a base di cacao e nocciole che di Torino è un simbolo.
Nasce nella città sabauda il Museo del cioccolato e della gianduja, nei locali del laboratorio sotterraneo di Pfatisch, storica pasticceria torinese fondata nel 1915 in via Sacchi.
Il viaggio all’interno del Museo del cioccolato e del gianduja parte, appunto, dalle origini legate ai Maya, quando il cacao era utilizzato per le sue caratteristiche curative e magiche, per spostarsi a Casa Savoia dove, si racconta, alcuni membri di quella casata ebbero il privilegio di gustare per primi un alimento a suo modo esotico.
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