MILANO – Mercati del caffè sempre sull’ottovolante: gli alti e bassi rimangono marcati, con variazioni giornaliere superiori, in termini assoluti, superiori a quelle che si avevano, qualche anno fa, nell’arco di settimane, se non addirittura di mesi. La riprova nell’andamento di questo inizio settimana.
A New York il benchmark ha guadagnato lunedì 1.125 punti terminando la giornata a 236,25 centesimi.
Ma nella seduta di ieri, martedì 25 giugno, il contratto ha lasciato sul terreno 695 punti chiudendo a 229,30 centesimi.
A Londra, il contratto per scadenza settembre è volato lunedì a 4.252 dollari guadagnando 148 dollari. Ieri però ne ha persi ben 135 ridiscendendo a 4.117 dollari.
Secondo gli analisti, l’elemento che ha inciso maggiormente sui ribassi sopra descritti sono state le notizie meteo provenienti dal Brasile, dove le previsioni annunciano il ritorno della pioggia, per la prossima settimana, nelle principali aree di produzione degli arabica, con un conseguente miglioramento dello stato idrico dei suoli.
L’attenzione, a volte anche compulsiva, dei mercati del caffè per l’andamento del tempo in Brasile è tipica di questo periodo dell’anno, con l’approssimarsi della stagione fredda e l’intensificarsi del rischio di gelate nella coffee belt
Quest’anno, il ruolo del Brasile negli equilibri di mercato è ancora più decisivo, visti i minori raccolti di altri importanti paesi produttori.
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