All’UE è stato chiesto dagli Stati Uniti di rimandare la legge riguardante l’Eudr, la quale renderà obbligatorio verificare che le merci vendute nell’Unione Europea non siano state prodotti su terreni deforestati. La richiesta è di ritardare l’attuazione del regolamento e la successiva applicazione delle sanzioni fino a quando queste sfide sostanziali per i produttori statunitensi non saranno state affrontate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale ESG News.
La richiesta degli Stati Uniti
MILANO – Gli Stati Uniti hanno chiesto all’UE di ritardare la legge contro la deforestazione, che renderà obbligatorio per le imprese verificare (la cosiddetta “due diligence”) che le merci vendute nell’UE non siano state prodotte su terreni deforestati o degradati in qualsiasi parte del mondo. Tra queste merci anche il cacao, il legname e i prodotti sanitari potenzialmente legati alla deforestazione, che interessano particolarmente i produttori americani.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la richiesta è stata avanzata in una lettera alla Commissione europea, che arriva sette mesi prima della prevista attuazione del divieto da parte dell’UE. Nella lettera, Gina Raimondo e Thomas Vilsack, rispettivamente segretari statunitensi del commercio e dell’agricoltura, e l’inviata commerciale Katherine Tai, affermano che la legge sulla deforestazione pone “sfide critiche” ai produttori statunitensi.
La richiesta è quindi di ritardare l’attuazione di questo regolamento e la successiva applicazione delle sanzioni fino a quando queste sfide sostanziali non saranno state affrontate. Sempre secondo il Financial Times, i commercianti di legname statunitensi stanno valutando la possibilità di tagliare i contratti di esportazione dell’UE perché non possono dimostrare che la loro carta provenga da terreni deforestati.
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