di CARLO LAVALLE*
La grande catena, famosa in tutto il mondo, ha già avviato questo servizio a San Francisco, in vista della sua introduzione in tutti gli Stati Uniti.
È un modo per venire incontro alle esigenze della sua clientela, e in particolare dei più giovani, per i quali Starbucks è un normale luogo di ritrovo.
Secondo una ricerca di IHS, l’80% dei consumatori vogliono poter usufruire della ricarica senza fili nei locali pubblici. Così dall’inizio dell’anno, anche in 50 McDonald londinesi è possibile disporre della ricarica wireless.
La tecnologia adottata è quella prevista dallo standard QI. Nelle caffetterie di Starbucks, invece, bisogna avere un cellulare compatibile con il sistema concorrente Powermat.
Per poter mettere in funzione la ricarica si può anche utilizzare un adattatore a forma di anello che si può prendere in prestito senza pagare un soldo o acquistare al prezzo di 10 sterline nel negozio stesso.