TRIESTE – Si sono concluse nelle scorse settimane – con l’ultima conferenza, su “Genetica e caffè”, tenuta dal professor Alberto Pallavicini docente di genetica all’ Università degli studi di Trieste – le manifestazioni del lungo ciclo 2023-2024 dei Cenacoli promossi dall’Associazione museo del caffè di Trieste, presieduta da Gianni Pistrini.
L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, si è sviluppata nell’arco di sette mesi, a partire dal novembre dello scorso anno, ed è stata dedicata stavolta al tema complessivo “Aria, terra, fuoco, acqua: caffè, un viaggio tra gli elementi”.
Il ciclo ha coinvolto relatori di alto livello scientifico e professionale che hanno raccolto, nelle ospitali sale dell’Hotel Savoia Excelsior di Riva del Mandracchio, l’interesse di un pubblico sempre attento e numeroso.
Si sono così via via susseguiti gli interventi dell’ingegnere Marino Petracco (su “Sento odore di caffè. Non solo naso: la chiave per apprezzare la nera bevanda, un viaggio tra i cinque sensi”), Matteo Carzedda (“Caffè, farfalle e comunità”), e ancora Marino Petracco (“Ma la Settima Musa beveva caffè?”), e poi dell’ingegnere Roberto Nocera, de La San Marco S.p.A. (su “Dominare l’energia del fuoco per servire la magnifica bevanda”), della professoressa Anna Gregorio Michelazzi (“Verso il mondo del caffè dallo spazio, fra ricerca e industria”), di Massimiliano Fabian, di Demus S.p.A. (su “Caffè decaffeinato: il piacere del gusto”) e infine, come detto, del professor Alberto Pallavicini (“Genetica e Caffè: dalla pianta al consumatore”).
Tutte le conferenze si possono ancora vedere (o riguardare) sul portale web dell’Associazione qui o tramite il profilo Facebook aMDCTrieste.
Il presidente Gianni Pistrini, nel sottolineare “l’ampio consenso riscosso da questo VII ciclo dei Cenacoli del caffè”, ha voluto ringraziare tutto lo staff della aMDC, e in primis la coordinatrice dei Cenacoli Nicoletta Casagrande (che è anche responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) e gli organizzatori Giulio Rebetz e Piero Ambroset, esprimendo infine una viva riconoscenza agli sponsor, e in particolare alla Banca di credito cooperativo 360 FVG e alle Fondazioni Benefiche Casali, per il loro prezioso supporto.
Formulando un arrivederci al prossimo e ottavo Ciclo 2024-2025, con l’impegno di confermare il livello e il prestigio della bella iniziativa.