MILANO – Assicurare la transizione verso una filiera sostenibile e resiliente è attualmente il mantra dell’industria mondiale del caffè. Ma come tradurre le dichiarazioni di intenti in fatti e piani specifici? Un contributo alla definizione di un quadro strategico d’assieme – in particolare per quanto riguarda gli aspetti finanziari – giunge da un nuovo report intitolato “Sustainability & resilience of the coffee global value chain: towards a global investment vehicle” (“Sostenibilità & resilienza della catena globale del valore del caffè: verso un veicolo d’investimento globale”).
Il rapporto è stato presentato congiuntamente dall’Ico e dall’Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).
L’iniziativa è stata resa possibile dall’impegno diretto, il patrocinio e la collaborazione della presidenza italiana del G7, nonché da partner pubblici e privati.
Lo scopo primo del report è analizzare i requisiti e le opzioni per la costituzione di un meccanismo globale di finanziamento.
Tale meccanismo andrebbe a sostenere i portatori di interesse lungo tutta la filiera, a cominciare dai produttori.
E contribuirebbe ad affrontare tanto i problemi legati al cambiamento climatico, quanto le sfide strutturali su temi quali: reddito vitale, quadri normativi cogenti, prezzi, volatilità, produttività, qualità e accesso al mercato.
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