LIPOMO (Milano) – Una formazione che vada al di là della professione di barman, e che sappia integrare altri aspetti, diversi ma complementari, per dare vita a una figura formata a 360 gradi: è il corso Barista imprenditore, organizzato da Caffè Milani e in partenza nella sua prima edizione lunedì 10 giugno.
A tenere il corso è il barista, già vincitore della tappa comasca di Espresso italiano champion, Matteo Colzani, che in questa occasione spiega quali sono gli aspetti economici e gestionali che un manager del settore Horeca deve avere per poter rendere la propria attività performante.
Il corso Barista imprenditore di Caffè Milani
Come racconta lo stesso Matteo, “l’idea è di dare le competenze tecniche di un barista, insieme a nozioni di gestione aziendale, al fine di avere sempre sotto controllo l’andamento del locale. Ritengo che al giorno d’oggi sia indispensabile aprire gli orizzonti su questi temi per provvedere al successo dei locali: i lavoratori della ristorazione devono essere più consapevoli di tutto quello che è il mondo economico, gestionale e organizzativo del proprio locale. Infatti, alle volte si ha la percezione che le cose stiano andando bene, e poi ci si accorge di avere un problema, o anche solo che semplicemente si poteva fare meglio”.
Dunque, i temi trattati spaziano dagli acquisti delle materie prime, alla scelta dei fornitori, dalla gestione del personale alle modalità di miglioramento del fatturato. Al termine del corso Barista imprenditore i corsisti avranno sviluppato le competenze per analizzare il bilancio di un locale, gestire gli acquisti della merce, organizzare il personale e strutturarne gli orari, apprendere le aree di crescita e fissare gli obiettivi di fatturato.
Teoria e pratica, economia e bancone, gestione e management, in una visione della professione che sappia accogliere anche questioni più ampie e che sono, spesso, vere e proprie criticità nella quotidianità lavorativa, e che per questo richiedono di saper essere affrontate con lucidità e competenza.
L’idea di questo corso così specializzato nasce con il duplice obiettivo di accrescere la professionalità e le competenze nel mondo horeca soprattutto per quanto riguarda i bar e la ristorazione, e parallelamente supportare i locali clienti di Caffè Milani su tutti i fronti, non solo strettamente sul caffè.
Proprio Matteo Colzani spiega come si è evoluto il ruolo del manager food&beverage all’interno di un locale, negli anni: “Fino a qualche anno fa, quello del “responsabile” – così veniva chiamato – era un ruolo ricoperto dalle figure più storiche all’interno dello staff di un locale, che veniva assunto per esperienza e per cui si costruivano man mano le competenze. Oggi, invece, nelle realtà più strutturate è facile trovare persone con background interessanti di formazione in ambiti diversi, che non provengono necessariamente dal mondo alberghiero, ma che hanno esperienze di gestione ad alto livello, che si sono formate con studi specifici per la gestione di impresa o che hanno frequentato corsi appositi per essere preparati nello svolgere questo compito”.
Colzani aggiunge: “Si sta andando nella direzione più internazionale: all’estero, specialmente nelle grandi città, le figure del bar manager e dell’head barista sono molto diffuse, e sono necessarie per garantire equilibrio, sostenibilità e redditività dei locali. L’Italia sotto questo profilo ha bisogno di sganciarsi dalla realtà a gestione familiare, per strutturarsi in modo più profittevole circa la gestione dei costi e la sostenibilità del lavoro”.
Colzani continua: “Per questo io penso che ad oggi un percorso di studi sia la base per poter lavorare bene nel settore delle caffetterie e dei bar: per me è importante definire quello del barista come un lavoro a contatto con pubblico sempre più esigente, frenetico, in cui la precisione e l’attenzione per i dettagli non devono scendere nonostante i ritmi di lavoro. Per questo, occorrono studio e skills specifiche, anche al di là della formazione professionale: bisogna avere delle caratteristiche caratteriali necessarie, come essere svegli, sciolti, disinvolti, capaci di interagire con i diversi clienti e i diversi caratteri e umori, avere una buona memoria e capacità di gestione dello stress. Il lavoro al bar o in caffetteria è tanto soddisfacente quanto faticoso”.
In conclusione: “Direi ai giovani che sognano di diventare barman di prepararsi a fare fatica, a lavorare tanto e a stancarsi: c’è sempre da fare. Inoltre, preparatevi a imparare, forse ancora di più che a scuola. Ogni collega è un libro aperto: ascoltate, imparate, crescete. Per questo, fiducia, trasparenza e educazione ritengo siano la base per un buon lavoro in team.”
“A oggi siamo molto soddisfatti dei feedback che abbiamo raccolto e continuiamo a raccogliere per questo nuovo corso di formazione. Abbiamo ricevuto parecchie iscrizioni sia da ragazzi giovani che desiderano subentrare alle gestioni dei genitori sia da professionisti affermati che desiderano mettersi alla prova e migliorarsi ulteriormente” commenta invece Elisabetta Milani, responsabile marketing e comunicazione di Caffè Milani.
I corsi di formazione
Barista imprenditore è uno dei corsi dedicati alla formazione di Caffè Milani e della sua accademia, l’Altascuola Coffee Training, nelle 4 sedi italiane di Lipomo, Milano, Sassari e Cagliari.
Uno degli elementi cardine nella filosofia aziendale di Caffè Milani è la formazione e la promozione della qualità del caffè in tutte le sue forme.
D’altra parte non esiste un buon caffè senza che ci sia, dietro alla tazzina, qualcuno che sappia valorizzare al meglio i chicchi. Talmente importante che dal 2018 Altascuola Coffee Training è una vera e propria accademia Iiac (Istituto internazionale assaggiatori caffè), anche se la sua fondazione risale agli anni ‘90.
Formarsi, aggiornarsi, imparare nuove tecniche o nuove metodologie, per offrire un prodotto eccellente per assicurare al consumatore / cliente un’esperienza raffinata, dal gusto perfetto.
La scheda sintetica di Caffè Milani
1937, Como: Celestino Milani divine Mastro tostatore e decide di acquistare una piccola torrefazione locale, lasciandosi alle spalle la vita da barista senza mai dimenticarla. Nasce così Caffè Milani, che da tre generazioni vede la famiglia, ora nelle persone di Pierluigi, il figlio di Celestino, e dei suoi due figli Elisabetta e Mattia, tostare il caffè e soprattutto dare vita a progetti, iniziative e prodotti che si esprimono nella passione di una vita.
Nel frattempo, negli anni ’70 l’azienda si è spostata da Como a Lipomo, e nel 2017, in occasione degli 80 anni, ha inaugurato all’interno dell’headquarter del brand Esposizione Caffè Milani, uno spazio poli funzionale in cui vivere il caffè a 360° gradi. Qui al profumo di caffè si unisce una location pensata per la formazione, alle visite in azienda, con un percorso dedicato alla storia aziendale, e uno spazio museale in cui si può visitare una micro-piantagione di caffè e ritrovare pezzi unici di design che aiutano a spiegare l’evoluzione del rito dell’espresso nel corso del tempo. Una tazzina di caffè non è mai solo una tazzina di caffè: dietro i chicchi che sono stati macinati per produrla c’è un mondo intero, fatto di geografia, di luoghi, di storie di persone che si intrecciano, mani che compiono gesti sapienti, di porti, di ricerca, di design, di studio.
I numeri di Caffè Milani
- 100.000.000 – tazzine servite al bar nel mondo all’anno
- 17.500.000 – tazzine consumate a casa all’anno 3000 – metri quadri dello stabilimento di Lipomo 87 – anni di attività di Caffè Milani
- 30 – Paesi del mondo che forniscono i chicchi a Caffè Milani 3 – generazioni di famiglia coinvolte