MILANO – Davide Cobelli, ceo della torrefazione veronese Garage Coffee Bros, è uno di quegli imprenditori che sanno fare i conti e che mette questa sua competenza al servizio dei consumatori meno attenti, facendo emergere le voci presenti dietro ad una tazzina d’espresso con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Un’anticipazione sul risultato finale: anche il caffè di bassa qualità non può più essere venduto ad un euro. E ora scopriamo il perché.
di Davide Cobelli
“Oggi va molto di moda parlare di AI (Intelligenza Artificiale) e moltissime aziende nel mondo si fanno aiutare nelle scelte quotidiane da questo strumento. Ho chiesto quindi anch’io a ChatGPT4 (la versione più evoluta) quanto dovrebbe costare un espresso in un bar italiano ed ho ricevuto la risposta in poche righe.
Innanzitutto, gli ho dovuto dare una serie molto accurata di parametri per definire il costo a tazzina di caffè, tra cui: affitti di 1200€/mese, utenze 500€/mese, tasse locali 500€/anno, commercialista700o€/anno, costi della materia prima, attrezzature 7000€/5anni, formazione (minima) e costo del personale (naturalmente in regola).
E questo tralasciando alcuni punti come spese in marketing, sito web, social media e molte altre che volutamente non ho preso in considerazione in questa fase.
Il tutto simulando 1kg di caffè al giorno, apertura per 330 giorni anno, con una miscela medio alta da 25€/kg (ma con una di bassa qualità sarebbe cambiato poco come vedrete) e il risultato è stato strabiliante, prezzo di vendita consigliato per un espresso è di 3,30€.
Innanzitutto, l’AI è un sistema che prende una serie infinita di dati in rete e li elabora per lo scopo necessario, dare risposte.
E’ assolutamente necessario tarare lo strumento, dando una serie di informazioni dettagliate e di parametri che permettano all’algoritmo di essere preciso, non avviene quasi mai al primo tentativo ed io ho fatto svariati aggiornamenti di informazioni e parametrizzazioni per farlo apprendere ed evolvere.
A ogni risultato davo sempre più informazioni su ogni aspetto conosciuto e scenario probabile di un bar italiano.
Il risultato:
3,70€ a tazzina se usi una materia prima di qualità e hai un ricarico del 100%,
3,45€ a tazzina se al contrario usi una materia prima di scarsa qualità.
Quello che davvero in pochi riescono a vedere è il costo di preparazione di una tazzina di caffè espresso che al bar da solo è di 1,66€+IVA nel caso di caffè di buona qualità e 1,56€+IVA nel caso di caffè scadente, che da solo dimostra chiaramente che qualunque prezzo al di sotto di quelle cifre, mette il barista in perdita.
Cobelli con il supporto dell’AI scende nel dettaglio:
Calcoliamo i costi per tazzina con questi dati:
Costo del personale (il barista) per tazzina:
Costo annuo del personale: 30,000 euro
30,00041,600≈0.72041,60030,000≈0.720 euro
Costo energetico per tazzina:
Costi energetici annuali: 6,000 euro
6,00041,600≈0.14441,6006,000≈0.144 euro
Ammortamento delle attrezzature per tazzina:
Costo annuo di ammortamento: 1,600 euro
1,60041,600≈0.03841,6001,600≈0.038 euro
Costo della formazione del personale per tazzina:
Costo annuo della formazione: 500 euro
50041,600≈0.01241,600500≈0.012 euro
Costo affitto Locali per tazzina:
Costo annuo dell’affitto: 14,400 euro
14,40041,600≈0.34641,60014,400≈0.346 euro
Costo aggiuntivo per tasse e servizi (TARI, SIAE, commercialista) per tazzina:
Costo annuo totale: 7,500 euro
7,50041,600≈0.18041,6007,500≈0.180 euro
Sommando questi costi:
Costo totale per tazzina: 0.225 (costo materia prima per tazzina)
+0.720+0.144+0.038+0.012+0.346+0.180=1.6650.225+0.720+0.144+0.038+0.012+0.346+0.180=1.665 euro
L’AI ChaptGPT4 calcola i prezzi di vendita con un ricarico del 100%:
Con Ricarico del 100%
Profitto (100%): 1.665×1=1.6651.665×1=1.665 euro
Prezzo di vendita senza IVA: 1.665+1.665=3.3301.665+1.665=3.330 euro
Prezzo finale ivato (IVA 10%): 3.330×1.10=3.6633.330×1.10=3.663 euro, che arrotondiamo a 3.70 euro
I prezzi di vendita suggeriti sono ora di circa 3.70 euro con un ricarico del 100%, con un consumo di 1kg di caffè al giorno.
Cobelli: “Ma non è finita, ho chiesto poi di fare lo stesso calcolo con una miscela più scadente, quelle da 15€/kg e il risultato è stato come segue:”
“Certo, aggiorniamo il calcolo usando 8 grammi di caffè (del resto con una qualità bassa cosa importa il quantitativo di caffè…) per tazzina anziché 9, mantenendo il costo del caffè a 15 euro al chilo. Rifacciamo i conti con il nuovo peso del caffè:
Costo della materia prima per tazzina:
8 grammi di caffè per tazzina da un chilo che costa 15 euro equivale a 81000×15=0.12010008×15=0.120 euro.
Di nuovo il calcolo del costo totale per tazzina con il nuovo costo della materia prima:
Costo materia prima (aggiornato con 8 grammi): 0.120 euro
Costo del personale per tazzina: 0.720 euro
Costo energetico per tazzina: 0.144 euro
Ammortamento attrezzature per tazzina: 0.038 euro
Costo formazione personale per tazzina: 0.012 euro
Costo affitto per tazzina: 0.346 euro
Costo tasse e servizi per tazzina: 0.180 euro
Sommando questi costi:
Nuovo costo totale per tazzina: 0.120+0.720+0.144+0.038+0.012+0.346+0.180=1.5600.120+0.720+0.144+0.038+0.012+0.346+0.180=1.560 euro
Cobelli calcola i prezzi di vendita con un ricarico del 100%:
Con Ricarico del 100%
Profitto (100%): 1.560×1=1.5601.560×1=1.560 euro
Prezzo di vendita senza IVA: 1.560+1.560=3.1201.560+1.560=3.120 euro
Prezzo finale ivato (IVA 10%): 3.120×1.10=3.433.120×1.10=3.43 euro, che arrotondiamo a 3.45 euro
Questi aggiustamenti nel peso del caffè usato per ogni tazzina permettono di ridurre ulteriormente il costo per tazzina, influenzando positivamente il prezzo finale al consumatore, mantenendo gli stessi margini di profitto.
A voi le conclusioni, visto che il caffè “è caro”, dovremmo cominciare a chiederci se stiamo generando debiti o utili, vendendo il caffè a meno di 1,50€ a tazzina.
Grazie AI per avermi aiutato a far capire che il caffè non può costare così poco.”
di Davide Cobelli