Le soluzioni contro il virus del cacao
MILANO – C’è un virus che si sta rapidamente diffondendo in Ghana e in altri paesi dell’Africa occidentale, dove sta mettendo in serio pericolo la salute delle piante di cacao e, di conseguenza, la produzione di cioccolato.
È noto come cacao swollen shoot virus (CSSV, virus dei germogli di cacao ingrossati) e la malattia che causa è considerata come la più dannosa fra le patologie virali che possono colpire la pianta del cacao: si stima infatti che l’infezione con i ceppi più virulenti possa causare una perdita di resa che va dal 15 al 50%.
Negli anni passati, anche a seguito di alcune delle strategie messe in campo per limitarne la diffusione, il Ghana ha perso diversi milioni di alberi di cacao. Forse, però, un rimedio più efficace rispetto a quello di tagliare le piante infette c’è, e a suggerirlo è la matematica: un gruppo di ricercatori ha infatti proposto un modello matematico che aiuti i coltivatori a calcolare la “distanza di sicurezza” per la semina delle piante, affinché i parassiti che trasmettono il virus non si diffondano da una all’altra. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su PLOS ONE.
La malattia causata dal CSSV è stata identificata per la prima volta in Ghana nel 1936 e la sua origine virale è stata confermata pochi anni dopo, nel 1939. Il vettore del virus è costituito da un certo tipo di insetti, noti come cocciniglie, che si ciba della pianta del cacao.
“Questo virus è una vera minaccia per l’approvvigionamento globale di cioccolato”, racconta Benito Chen-Charpentier, docente di matematica presso l’Università del Texas di Arlington (Stati Uniti) e co-autore dello studio. Circa il 50% della produzione globale di cacao proviene infatti dalle piantagioni di paesi dell’Africa occidentale come la Costa d’Avorio e il Ghana.
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