MILANO – L’attuale situazione in Vietnam continua a incidere pesantemente sul mercato mondiale dei robusta. La produzione di quest’anno è stimata sino al 20% in calo rispetto a quello già non esaltante dell’annata trascorsa. E la situazione potrebbe aggravarsi ancora nel 2024/25, causa l’ondata di calore e la forte siccità che stanno investendo il paese.
In molte aree, le temperature hanno superato i 40°. Negli altipiani centrali, le massime si sono attestate, in questi ultimi giorni, tra i 35 e i 37 gradi.
Per far fronte alla forte evaporazione e al deficit idrico, i produttori del Vietnam hanno fatto ricorso in modo massiccio all’irrigazione
Molti hanno irrigato le piantagioni per ben 7 volte, contro le 5 volte costituenti la norma.
E potrebbe esserci addirittura un’ottava volta, se l’acqua rimasta sarà sufficiente.
“Il grave deficit idrico e le temperature estreme hanno causato squilibri nutritivi negli arbusti” spiega infatti l’autorevole analista Judith Ganes, presidente di J. Ganes Consulting, aggiungendo che i pozzi dai quali viene attinta l’acqua sono scesi sotto i livelli di guardia.
Il calore intenso favorisce inoltre il proliferare di fitofagi, quali le cocciniglie, che possono danneggiare i fiori e i frutticini causando danni anche gravi.
Ma quale potrà essere l’impatto reale della siccità sulla produzione del Vietnam nell’annata 2024/25?
A questa domanda ha cercato di fornire una prima risposta, il report settimanale di Hedgepoint, in cui si analizza l’attuale situazione climatica del Vietnam e le sue potenziali conseguenze negative sullo sviluppo del prossimo raccolto, muovendo dall’osservazione delle serie storiche degli ultimi 7 anni.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.