In Giappone, già da tempo, la moda del momento coincide con la visita ai capibara cafè, ovvero caffetterie nelle quali potersi intrattenere insieme ai simpatici roditori. Una realtà simile, seppure con una grande differenza, ai cat café. I clienti, qui dentro, hanno la possibilità di bere un caffè con la presenza di due capibara che girano per lo store. Leggiamo di seguito l’esperienza al Cafe Capyba a Tokyo di Federico Giuliani nella prima parte del suo articolo per MOW Magazine.
Il Cafe Capyba in Giappone
TOKYO – Non sono ancora le 11 del mattino. Siamo appena scesi alla stazione ferroviaria Higashimukojima, nel quartiere di Sumida, nella parte nord-orientale di Tokyo, in Giappone. Ci incamminiamo verso un bar diverso da tutti gli altri, almeno per noi che viviamo dall’altra parte del mondo.
Si chiama Cafe Capyba, ed è un locale nel quale poter effettuare una consumazione allo stesso modo di come si potrebbe fare in qualsiasi altro luogo analogo, ma con un’importante particolarità: i clienti, qui dentro, hanno la possibilità di bere un caffè o un succo di frutta circondati da due enormi capibara, liberi di circolare in un’apposita stanza separata dal resto della struttura dotata di tavolini e divanetti.
Avevamo letto numerose recensioni positive di questo bar e abbiamo così scelto di effettuare un’esperienza diversa dal solito. Arrivarci non è difficile, il posto dista una ventina di minuti dal cuore della capitale nipponica ed è incastonato in un quartiere residenziale.
In mezzo a un dedalo di stradine, circondato da case dove vivono persone ormai abituate a convivere con un continuo pellegrinaggio di capybara lovers, ecco spuntare il Cafe Capyba. È un edificio minimale, facciata bianca, porta a vetro e una scritta nera che riporta il nome del locale.
Avevamo una prenotazione (è consigliabile farlo visto l’enorme afflusso di clienti) e i proprietari ci chiedono di aspettare il nostro turno in una sala d’attesa dislocata al piano superiore.
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