In un ambito produttivo così articolato come è quello di oggi uno sportello anticontraffazione assume un significato particolare per la tutela della proprietà intellettuale di ogni azienda. Ma vediamo in dettaglio come funziona. E come accedere ai finanziamenti per finanziare i brevetti.
1. L’importanza del secondary meaning nei marchi originariamente deboli
La scelta di un marchio debole o forte per contraddistinguere la propria attività può essere determinante del futuro successo imprenditoriale di un determinato prodotto sul mercato e per tal motivo tale scelta è spesso dettata da ragioni di marketing, ricadendo su segni distintivi generici e descrittivi del prodotto offerto.
Occorre valutare attentamente tutti i vari elementi prima di scegliere un marchio, perché se è vero che da un lato un marchio (c.d. “debole”) che risulti dalla modificazione, anche lieve, della denominazione generica del prodotto, è facilmente accostabile al prodotto che contraddistingue, è pur vero che tale “vantaggio”, avrà vita breve. Infatti, con il passare del tempo tale marchio rimarrà legato alla descrizione del prodotto e con la nascita di marchi simili i consumatori tenderanno a confonderlo.
Al contrario, la scelta di un marchio forte, che sia di fantasia, ossia composto da parole, figure e da altri segni che non presentino alcuna connessione, né alcun legame concettuale con il prodotto da essi contraddistinto, porterà il consumatore nel medio e nel lungo termine a riconoscere quel marchio per la sua originalità e la sua spiccata capacità distintiva.
Ma come fare quando il marchio registrato è debole per valorizzare ugualmente il proprio investimento? E’ proprio in siffatti casi che viene in aiuto il fenomeno del c.d. secondary meaning, il quale si verifica quando un segno distintivo oltre a mantenere il proprio significato originario assume con il trascorrere del tempo, un altro significato, secondario, dotato della capacità di contraddistinguere la provenienza di prodotti da una certa impresa.
Ciò accade principalmente grazie all’uso costante e intenso da parte dell’impresa mediante campagne pubblicitarie e di comunicazione. Infatti, la capacità distintiva di un marchio può essere fortemente influenzata dal modo in cui il titolare del marchio gestisce questo “bene intangibile”. Pertanto, anche un marchio originariamente debole può superare la sua mancanza di originalità e riabilitarsi attraverso un uso intenso e consapevole dello stesso.
2. Sostegno ai processi di brevettazione tramite il bando ricerca ed innovazione 2014
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) ha stanziato 1.800.000€ tramite il Bando Innovazione e Ricerca Lombardia che ha aperto il 16 ottobre 2014, il quale prevede contributi a fondo perduto del 50% da 1.000 a 14.400 euro per spese relative a Brevetti (nazionalizzazione del brevetto/modello europeo e/o internazionale) sostenute a partire dal 1° Gennaio 2014. I beneficiari del sopracitato bando sono le micro, piccole e medie imprese con sede legale e/o operativa in Lombardia ed iscritte al Registro Imprese.
Il contributo è utilizzabile esclusivamente per interventi che abbiano come obiettivo l’ottenimento di uno o più brevetti europei, europei unitari e/o internazionali relativamente a: (i) invenzioni industriali; (ii) Modelli di utilità; (iii) disegni o modelli; (iv) nuove varietà vegetali; (v) topografia di semiconduttori. Tali interventi devono operare o avere degli effetti secondari in uno o più dei seguenti ambiti: (i) aerospazio; (ii) agroalimentare; (iii) eco-industria; (iv) industrie creative e culturali; (v) industria della salute; (vi) manifatturiero avanzato; (vii) mobilità sostenibile.
Le domande potranno essere presentate per via informatica fino a esaurimento risorse/entro il 25 marzo 2015 alle h 12.00. Per maggiori informazioni, il bando e la modulistica si prega di consultare il sito web: https://gefo.servizirl.it/
