MILANO – Nei giorni scorsi Comunicaffè ha diffuso un comunicato relativo all’operazione di push strategy del valore di circa 500 milioni che è destinata a sostenere da un lato la filiera della torrefazione in Italia, garantendo l’importazione di caffè crudo di qualità, e dall’altro nuove opportunità di export per le stesse aziende (ne abbiamo parlato qui).
L’operazione, che ha coinvolto ofi e Sace (il governo italiano) ha suscitato sia interesse per le proposte ai torrefattori sia diversi dubbi da parte degli acquirenti di caffè verde. Dubbi che dovevano essere chiariti. Così abbiamo contattato chi è informato in merito all’accordo e abbiamo raccolto le risposte ad alcune domande sorte dall’importante intesa.
Cominciamo dalla push strategy, un’espressione che va chiarita.
“La push strategy di Sace, il gruppo assicurativo‐finanziario italiano, controllato direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze, quindi dal Governo italiano, mira a promuovere l’importazione di commodity strategiche in Italia. Il caffè è stato identificato da Sace, acronimo che significa Servizi assicurativi per il commercio estero, come una di queste e ha collaborato con ofi per incentivarne l’import di verde. Sace già negli anni passati aveva gestito operazioni di questo genere per quanto riguarda operatori energetici per garantire la fornitura di gas GPL e di petrolio greggio all’industria italiana della raffinazione.
Il caffè ora è stato identificato anch’esso come commodity strategica per l’Italia, sia per la rilevanza economica del comparto sia per la dimensione dell’export di torrefatto”.
In che cosa consiste quindi la collaborazione con Sace?
“Nell’ambito di questo accordo, ofi si impegna, tra l’altro, a mantenere una fornitura costante di caffè all’industria italiana e, nel miglior modo possibile, parteciperà anche agli eventi aziendali organizzati da Sace, per incontrare i buyers e i fornitori italiani presenti agli incontri”.
Per che cosa verranno utilizzati i fondi che assommano a circa 500 milioni?
“I proventi sono finalizzati a scopi aziendali generali del gruppo che ha base a Singapore e non sono vincolati ad uno specifico uso finale. Vi ricordiamo che ofi non si occupa soltanto di caffè, ma anche di altre 4 agri commodity (cacao, spezie, latte, prodotti per la colazione)”.
Come torrefazione acquirente, quali vantaggi si ottengono?
“Sicuramente non a livello di credito. Con l’accordo ofi si consolida, si espande e gli acquirenti possono interagire con il gruppo per sapere di più sulla gamma di prodotti e ingredienti provenienti da fonti sostenibili, che ora sono il presente del futuro”.
Come verranno impiegati i fondi stanziati dall’accordo di collaborazione tra Sace e ofi?
“I parametri finanziari ed eventualmente creditizi, non mutano con la collaborazione tra Sace e ofi. Il progetto ha lo scopo di dare ad ofi ancor più spinta nel supportare i propri clienti nei progetti di sostenibilità ed innovazione dei propri prodotti. I fondi non verranno quindi distribuiti tra gli acquirenti.
L’annuncio dell’accordo afferma che concederà l’importazione strategica del caffè verde a favore delle catene di torrefazioni italiane: come funziona?
“Il sostegno di Sace ha l’obiettivo di garantire la stabilità attuale e futura delle forniture di caffè all’Italia e aiutare i piccoli e medi torrefattori nelle loro esigenze di approvvigionamento delle materie prime”.
Sace ha l’ufficio principale a Roma in Piazza Poli 37/42: come contattarlo?
“Sul sito Sace ci sono tutti i contatti (vanno messi i contatti email), il numero verde è 800 269 264, e i referenti per l’azienda che si vuole avvicinare. ofi non è un interlocutore in questo caso.
Quando invece Sace organizzerà gli eventi per far incontrare i players, ofi sarà presente e in quest’occasione si confronterà con i vari partner”.
Perché Sace ha scelto ofi?
“Sace, che ha oltre mille dipendenti quando si rende garante in favore di un Istituto di credito deve trovare un’azienda che rispetti dei parametri di solidità finanziaria tali che permettano il rientro dell’onere. A Roma hanno valutato una serie di realtà e ofi è emersa con la sua presenza massiccia sul mercato italiano e per la sua stabilità: per questo è stato considerato un partner importante”.
Per effetto di questo accordo ofi darà la priorità alla fornitura di caffè alle aziende e alla filiera italiane rispetto che agli altri Paesi fuori dalla collaborazione: come funziona?
“Olam, la holding capogruppo di ofi, ha già gestito operazioni di questo genere fuori dall’Italia e quindi è presente efficacemente in altri Paesi. Sace è un ente italiano e quindi ha preso in considerazione questo mercato specifico, ma ofi cerca di avere una politica uniforme e globale: il cliente dall’altra parte del mondo è importante quanto quello italiano, i mercati soltanto vengono approcciati con formule differenti. Dall’America a Singapore, l’organizzazione è coerente.
Per l’industria è importante trovare un partner che sia strategico, solido, con una presenza nei Paesi d’origine come ofi, che garantisce anche un discorso di sostenibilità a 360 gradi. Questo è ciò che ofi dovrà ancor più rappresentare per il cliente.
Non si può più badare soltanto al prezzo, ma iniziare ad avere una visione d’insieme per avere maggiore sicurezza e tranquillità per un’azienda che ha già molti aspetti da curare. ofi dà la garanzia che la merce acquistata arriverà nelle modalità e nella qualità richiesta”.
La scheda sintetica di Sace
Sace è il gruppo assicurativo‐finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo.
Da oltre quarantacinque anni, il Gruppo Sace è il partner di riferimento per le imprese italiane che esportano e crescono nei mercati esteri. Supporta, inoltre, il sistema bancario per facilitare, con le sue garanzie finanziarie, l’accesso al credito delle aziende per sostenerne la liquidità e gli investimenti per la competitività e la sostenibilità nell’ambito del Green New Deal italiano, a partire dal mercato domestico.
Il Gruppo è presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, con l’obiettivo di costruire relazioni con primarie controparti locali e, attraverso strumenti finanziari dedicati, facilitare il business con le imprese italiane.
Con un portafoglio di operazioni assicurate e investimenti garantiti pari a 164 miliardi di euro, Sace, insieme a tutte le società del Gruppo – SACE FCT che opera nel factoring, SACE BT attiva nei rami Credito, Cauzioni e Altri danni ai beni e SACE SRV, specializzata nelle attività di data collection e di gestione del patrimonio informativo – è al fianco di oltre 40 mila aziende, soprattutto PMI, supportandone la crescita in Italia e in circa 200 Paesi nel mondo.
La scheda sintetica di ofi
Ofi (olam food ingredients) è un nuovo gruppo operativo nato da Olam. ofi offre prodotti e ingredienti alimentari sostenibili, naturali e ad alto valore aggiunto, in modo che i consumatori possano beneficiare dei prodotti sani e golosi che amano. Il gruppo è composto da aziende leader nel settore del cacao, del caffè, dei prodotti lattiero-caseari, della frutta secca e delle spezie.
ofi ha costruito una presenza unica nella catena del valore a livello globale, che comprende le proprie attività agricole, l’origine alla produzione e gli impianti di produzione. ofi collabora con i clienti, utilizzando al meglio il proprio portafoglio complementare e differenziato di prodotti alimentari “di tendenza”, per co-creare soluzioni che anticipino e soddisfino le mutevoli preferenze dei consumatori, parallelamente all’aumento della domanda di alimenti più sani, tracciabili e sostenibili.
La scheda sintetica del gruppo Olam di cui fa parte ofi
Il Gruppo Olam è un’azienda leader nel settore alimentare e agroalimentare che fornisce alimenti, ingredienti, mangimi e fibre a 20.200 clienti in tutto il mondo. La catena del valore si estende in oltre 60 Paesi e comprende operazioni di coltivazione, lavorazione e distribuzione, oltre a una rete globale di agricoltori.
Attraverso l’obiettivo di “reimmaginare l’agricoltura e i sistemi alimentari globali”, il Gruppo Olam si propone di affrontare le numerose sfide legate al soddisfacimento delle esigenze di una popolazione globale in crescita, ottenendo al contempo un impatto positivo per le comunità agricole, il nostro pianeta e tutti i nostri stakeholder.
Il Gruppo Olam, che ha sede e si è quotato a Singapore, si colloca attualmente tra le 30 maggiori società primarie quotate in termini di capitalizzazione di mercato nell’indice SGX-ST.
Da giugno 2020, il Gruppo Olam è stato incluso nella FTSE4Good Index Series, una serie di indici di investimento sostenibile globale sviluppata da FTSE Russell, a seguito di una rigorosa valutazione delle attività della catena di approvvigionamento di Olam, dell’impatto sull’ambiente e della trasparenza della governance.
La serie di indici FTSE4Good identifica le società che dimostrano solide pratiche ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance, ESG) ed è utilizzata da diversi operatori di mercato per creare e valutare fondi di investimento responsabili.