Arriva a Torino, in via Carlo Alberto, l’innovativo Shaker, l’unico bar robotizzato di Italia con un listino che non prevede unicamente drink ma anche caffetteria, grazie ad una partnership con Martini & Rossi e Lavazza. L’inaugurazione avverrà mercoledì 10 aprile, con un panel intitolato Tech & The City alla quale parteciperà l’ex ministra per l’innovazione tecnologica Paola Pisano e Giuliana Mattiazzo, vicerettrice per l’Innovazione scientifico-tecnologica del Politecnico.
Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Teresa Cioffi per Il Corriere della Sera.
Shaker, il locale robotizzato a Torino
TORINO – Dirige cocktail e distillati, seleziona, compone, shakera, non sbaglia un colpo. E alla fine serve un drink perfetto, così come ricetta comanda. I clienti ringraziano, ma dall’altra parte non c’è voce: è tutto robotizzato.
Dopo una primissima apertura temporanea nel 2018 e qualche tentativo a Milano, arriva a Torino l’unico bar robotizzato di Italia che alza le serrande in via Carlo Alberto.
A dire il vero un ritorno in città, dopo l’esperienza maturata ai Murazzi qualche anno fa. Allora, però, si trattava di una proposta di qualche mese, oggi invece Makr Shakr scommette a lungo termine inaugurando Shaker, il suo primo flagship bar nel cuore di Torino.
Leader nel settore dei bar robotici, da start-up si è trasformata in impresa con clienti sparsi in tutto il mondo. Las Vegas, Singapore, Praga, Miami, Londra, Amsterdam, Bali, in tutti questi luoghi esiste già un braccio robotico che serve cocktail a clienti internazionali, senza contare quelli a bordo delle crociere della Royal Caribbean Group. L’intuizione nel 2013, con la creazione del primo prototipo per Google I/O, a San Francisco.
“A questo punto io e l’architetto Carlo Ratti, che già collaboravamo per progetti innovativi, abbiamo deciso di dare vita a un’avventura che oggi si chiama Makr Shakr – racconta Emanuele Rossetti, ceo dell’azienda -. E dopo anni di lavoro e crescita, siamo contenti di proporre ai torinesi un’esperienza tra relax e gusto degna di una città dalla natura innovativa come la nostra”.
Tutto a prezzi di mercato, in un’ottica pop che guarda soprattutto alle nuove generazioni e al turismo.
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