MILANO – Il sorpasso della Cina sugli Usa, quanto a numero di caffetterie a marchio, ha fatto scalpore in tutto il mondo del caffè proiettando il cono di luce dei media su un mercato che consuma ormai oltre 3 milioni di sacchi all’anno. E con margini di crescita ulteriore ancora impressionanti.
Altrettanta sensazione ha fatto l’espansione rapidissima di alcuni marchi locali. Come Luckin Coffee, che ha ormai doppiato Starbucks per numero di locali in Cina raggiungendo, a fine 2023, un totale di 16.248 caffetterie, contro le 7.000 circa della catena americana.
Ma anche di Cotti Coffee – fondata nel 2020 dal duo Charles Lu – Jenny Qian, dopo l’estromissione da Luckin Coffee dovuta alle note vicende fraudolente di inizio decennio.
Un indicatore emblematico è quello del tempo impiegato per raggiungere il traguardo dei mille locali aperti.
A Luckin Coffee sono serviti 11 mesi. Per Cotti Coffee sono bastati 5 mesi. A Starbucks, presente in Cina dal lontano 1999, sono stati necessari 16 anni.
Va da sé che i format e i target di questi tre competitor sono molto diversi. Pur avendo – come già detto – un numero di locali più che doppio rispetto a Starbucks, Luckin ha superato il colosso di Seattle, in termini di fatturato, appena l’anno scorso chiudendo i 12 mesi con 3,45 miliardi di dollari, contro i 3,16 miliardi di Starbucks.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.