MILANO – Volano domanda ed export di caffè robusta e i prezzi della varietà meno pregiata raggiungono nuovi massimi storici. Secondo le cifre del nuovo report mensile Ico, le esportazioni di robusta continuano a lievitare, mentre la media dell’indicatore di questa tipologia si attesta a livelli mai visti, in termini nominali, negli ultimi trent’anni.
A febbraio, la media dell’indicatore composto ha registrato un ulteriore incremento – il quarto consecutivo – rivalutandosi del 3,2% a 182,04 centesimi per libbra, ai massimi dall’ottobre del 2022.
La rivalutazione più significativa la registrano i brasiliani naturali (+4,1%), la cui media sale a 186,74 centesimi, ai massimi dal maggio scorso.
Più modesti gli incrementi di colombiani dolci e altri dolci, che segnano un +1,9% e +2,7%, rispettivamente a 209,53 e 208,78 centesimi.
I robusta crescono, a loro volta, del 3,2% arrivando così a quota 153,23 centesimi: per trovare un prezzo più alto dobbiamo andare indietro nel tempo sino al novembre del 1994 (153,33 centesimi).
Sul fronte degli indicatori delle borse, l’Ice Arabica raggiunge una media di 185,37 centesimi (+1,3%), mentre l’Ice Robusta segna un rialzo del 4,9%, a 142,43 centesimi
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