MILANO – Mentre i prezzi del cacao continuano a volare – raggiunti ieri nuovi massimi storici – i mercati del caffè virano parzialmente in territorio negativo. Alla riapertura, dopo il week-end lungo per il President’s Day, l’Ice Arabica ha chiuso ieri, martedì 20 febbraio, in ribasso su tutti i contratti, fatta eccezione per il front month.
Maggio, adesso scadenza principale, è arretrato lievemente (-45 punti) terminando la giornata a 186,25 cents per libbra. Sempre presente una struttura di mercato inverso sino alla scadenza settembre 2024.
A mettere i mercati sotto pressione, la migliorata situazione meteo in Brasile, in particolare nel Minas Gerais
Il più importante stato produttore di arabica ha ricevuto, la settimana, precipitazioni più che doppie rispetto alle medie di stagione.
Le perdite sono state contenute soprattutto in virtù della forza del real brasiliano, ieri ai massimi delle ultime due settimane sul dollaro.
Sempre deficitaria la situazione sul fronte delle scorte certificate, che sono risalite a quota 307.262 sacchi: il massimo degli ultimi 3 mesi, ma oltre il 61% al di sotto del livello di un anno fa.
Un totale di 65.717 sacchi è in pendenza di certificazione, di cui 63.567 nel porto di Anversa.
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