MILANO – Una notizia interessante arriva da Oltreoceano e riguarda proprio il caffè: grazie all’applicazione di una tecnologia avanzata, si può estrarre la tazzina quotidiana a partire dall’aria. Una novità che è stata presentata durante il Consumer Electronics Show (CES) dall’azienda newyorkese Kara Water: il nome di questa mini rivoluzione è Kara Pod.
L’articolo su thespoon.tech, lo descrive come una macchina da banco che combina la preparazione del caffè con la trasformazione dell’aria in acqua.
Kara Pod nasce dalla tecnologia principe dell’azienda, che trasforma l’umidità dell’aria in acqua potabile
E che poi la combina con una macchina da caffè in grado di produrre fino a quasi 3,2 litri d’acqua al giorno, che può essere utilizzata sia per essere bevuta sia per preparare ad esempio, l’espresso.
Facendo un passo indietro, si può ripercorrere l’evoluzione di questo strumento: Kara Water è stata fondata nel 2017 da Cody Sooden e Michael Di Giovanna, con l’obiettivo di costruire una macchina che potesse produrre acqua potabile pulita e priva di contaminanti.
Tutto è partito dall’interesse di Sooden che lo ha portato a sperimentare questo sistema di cattura dell’acqua dall’aria, mentre studiava architettura: risultato, la stesura di una ricerca sulla raccolta dell’umidità dall’aria, che è diventata poi la genesi della tecnologia stessa dell’azienda.
Kara Water non è stata però la prima azienda a mostrare la tecnologia dell’acqua dall’aria al CES
Watergen ha presentato un modello funzionante nel 2020 e Zero Mass Water, che utilizza l’energia solare per catturare l’umidità e trasformarla in acqua potabile, ha mostrato la sua macchina al CES 2019. Ma questo è il primo modello di un apparecchio da banco che è stata presentata e la prima volta che si assiste all’aria-acqua combinata con una macchina da caffè.
Secondo Sooden, la Kara Pod sarà commercializzata a partire da marzo al prezzo di 299 dollari ed è già prenotabile al seguente link.