MILANO – Prezzi dei robusta alle stelle e in controtendenza rispetto agli arabica. Il tutto mentre gli imbarchi crescono ancora nell’ultimo scorcio dell’anno. Così il report sul mercato del caffè dell’Ico per il mese di gennaio, diffuso nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 7 febbraio. Mentre il trader Andrea Ciravegna ci segnala problemi per gli indiani lavati.
Nel primo mese del 2024, la media dell’indicatore composto Ico è cresciuta marginalmente (+0,4%) attestandosi a 176,41 centesimi per libbra.
L’indicatore giornaliero è oscillato tra un minimo di 171,08, il 3 gennaio, e un massimo di 185,54 centesimi, il 31 gennaio, tornando poi a scendere nei primi giorni di febbraio.
Ma l’andamento è stato fortemente divergente tra arabica e robusta. La media dei primi è infatti in flessione generalizzata, con colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali in calo rispettivamente del 2,4%, 3,5% e 3,2%.
Quella dei robusta è invece in crescita per il terzo mese consecutivo e vola, a gennaio, a 148,47 centesimi (+9,6%). Si tratta, in termini nominali, del livello più alto per questo indicatore dal novembre del 1994.
L’indicatore di Londra è analogamente in crescita del 9,6%, a 135,84 centesimi, mentre quello di New York arretra dell’1,9%. Sempre elevata la volatilità intragiornaliera, che si mantiene in cifra doppia (10,1%).
Invariate le previsioni per produzione e consumi nell’annata corrente (2023/24), stimati rispettivamente in 178 (+5,8%) e 177 (+2,2%) milioni di sacchi.
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