MILANO – Futures del caffè robusta nuovamente alle stelle. A Londra, il front month (gennaio) ha guadagnato il 9,1% in tre sedute volando ieri, mercoledì 13 dicembre, a quota 2.802 dollari. Il contratto per scadenza marzo, che attrae la maggior parte delle contrattazioni, si è rivalutato, nei primi tre giorni della settimana, del 9,6% chiudendo, sempre ieri, a 2.769 dollari, non lontano dai massimi ultradecennali raggiunti nella seconda metà di giugno.
La piazza di oltreoceano non è rimasta a guardare. A New York, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato, nello stesso arco temporale, il 6,5% terminando la giornata a 188,65 centesimi: il massimo da quasi 8 mesi a questa parte.
Il propellente delle due borse è, ancora una volta, l’andamento meteo in Brasile, che torna a farsi preoccupante, questa volta soprattutto per i robusta.
A fornire ulteriore spunto, la forte volatilità determinata dal livello delle scorte certificate delle due borse: basso a Londra e sempre bassissimo a New York.
In Brasile, caldo e siccità rischiano di riscuotere un pesante pedaggio sul raccolto di robusta, per il secondo anno consecutivo.
La cooperativa Cooabriel, che opera nell’Espírito Santo, massimo stato produttore della varietà meno pregiata – prevede un calo produttivo del 15-20%, rispetto alle stime iniziali.
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