Il punto vendita di Starbucks situato a Roma in via Cola di Rienzo, aperto poco meno di un mese fa, sembra debba pagare 300 euro di multa per l’abbandono di rifiuti fuori dal locale anche se la società, a ieri sera, non ha ricevuto alcun verbale in proposito. Una foto pubblicata sui social del gruppo di quartiere di Prati ha portato all’intervento del primo municipio. E Starbucks spiega la sua versione con una dichiarazione alla stampa diffusa ieri sera.
La situazione allo Starbucks di Roma in via Cola di Rienzo
ROMA – Il caso è esploso sui social, grazie ad una foto pubblicata sul gruppo di quartiere di Prati – Trionfale, relativa ai rifiuti accumulati fuori dallo Starbucks di Via Cola di Rienzo e che ha portato all’intervento del primo municipio.
Sarebbe stata emessa anche una multa a carico di Strabucks. Per lo meno lo ha detto al sito d’informazione RomaToday l’assessore ai rifiuti del primo municipio, Stefano Marin che ha spiegato come “già nella mattinata di sabato, si era presentata la stessa situazione e l’esercizio commerciale era stato bonariamente invitato a seguire la procedura, evitando questi accumuli assurdi”.
In proposito la catena di caffetterie, che in Italia fa capo al Gruppo Percassi, ha fatto sapere in serata attraverso un portavoce “che Starbucks si impegna a ridurre i rifiuti dei nostri store, lavorando al raggiungimento del nostro impegno a livello globale di diventare resource positive entro il 2030.”
Aggiunge Starbucks: “I rifiuti fotografati fuori dal negozio di Cola di Rienzo a Roma riflettono una misura adottata in modo temporaneo, in linea con le normative, e sono stati rimossi poche ore dopo da AMA.”
Conclude la catena di caffetterie: “Abbiamo profondo rispetto per le comunità locali di cui siamo al servizio in tutta Italia e siamo consapevoli del fatto che queste immagini non riflettano l’azienda sostenibile che ci impegniamo ad essere. Stiamo lavorando con impegno con le istituzioni locali per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in attesa che venga implementata una soluzione permanente con AMA per consentire uno stoccaggio adeguato degli stessi”.