Quello della filiera del caffè è un settore costretto a tanti viaggi all’estero. E, per raggiungere le origini, il passaporto è indispensabile. E poi ci sono anche le Fiera. Per questo abbiamo ritenuto d’interesse generale questo articolo preparato dagli specialisti di Altroconsumo sulle problematiche, annose, relative al rilascio dei passaporti o ai loro rinnovi.
A Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino non si trova neanche l’appuntamento in questura. A Venezia ci vogliono dieci mesi, otto a Bolzano, sette a Cagliari. È tra i più cari d’Europa. L’inchiesta di Altroconsumo in 17 città mostra che la situazione per il rinnovo e il rilascio del passaporto è peggiorata rispetto a un anno fa. Leggiamo di seguito i risultati della ricerca.
L’inchiesto di Altroconsumo sulle attese e il costo per il passaporto
MILANO – “Abbiamo denunciato già un anno fa e poi di nuovo a giugno le attese infinite per il rinnovo e il rilascio del passaporto fotografate con le nostre inchieste nelle città lungo tutto lo Stivale. Siamo tornati a rilevare i tempi di attesa il 14 novembre scorso in 17 città (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia): non è cambiato nulla rispetto a un anno fa, anzi la situazione è anche peggiorata in molte città.
La nostra inchiesta: in 6 città su 17 non si riesce a prendere l’appuntamento
Dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari solo per avere l’appuntamento in questura per fare o rinnovare il passaporto. E questa è solo la punta dell’iceberg. In ben 6 città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino.
È quanto emerso dalla nostra indagine in 17 città italiane lungo tutto lo Stivale dove, il 14 novembre scorso, abbiamo provato a prenotare un appuntamento per il rilascio del passaporto sulla piattaforma della polizia di Stato (https://passaportonline.poliziadistato.it) che fornisce le disponibilità presso i commissariati presenti all’interno della provincia”.
Peggiorano i tempi di attesa rispetto a un anno fa
“Per i cittadini di molte città prenotare un appuntamento in questura è più difficile rispetto a un anno fa. Per gli altoatesini i tempi di attesa sono molto peggiorati ed erano già lunghissimi, tre mesi e mezzo, ma sono più che raddoppiati. Lo stesso vale per i cittadini di Cagliari.
Sotto la Mole, dalla nostra inchiesta di giugno è rimasto in programmazione lo stesso film “nessuna disponibilità” tanto da far quasi rimpiangere i 5 mesi e mezzo di attesa rilevati un anno fa. Al contrario i bolognesi si erano illusi di poter avere il prezioso documento in breve tempo, visto che il 15 novembre 2022 la piattaforma aveva dato semaforo verde per l’appuntamento il giorno dopo (anche se, a dirla tutta, avevamo pensato a un colpo di fortuna…), peccato si sia fermato poi sul rosso nelle ultime due rilevazioni (giugno e novembre 2023).
Situazione peggiorata a Milano, che un anno fa, ci dava l’appuntamento dopo un mese circa, ma che non ci ha concesso alcuna data disponibile nelle ultime due rilevazioni.
Questure sempre più intasate anche a Napoli dove i tempi di attesa peggiorano tanto da essere annoverata tra le città più lente con 3 mesi di attesa, mentre a giugno il collaboratore di Altroconsumo aveva trovato posto il giorno dopo e un anno fa dopo 14 giorni.
Purtroppo, anche città che non rilevate un anno fa, come Venezia, Pordenone e Potenza non ci riservano belle sorprese, la prima con 10 mesi di attesa, le altre due con nessuna disponibilità”.
A Genova un anno senza appuntamenti
“C’è poi il caso di Genova, l’ex repubblica marinara non permette ai suoi abitanti di salpare verso altri lidi extra Ue da ormai un anno visto che non siamo mai riusciti a trovare un appuntamento in questura nelle nostre tre rilevazioni. È l’unica città finora in cui questo è avvenuto ed è probabile che il sistema informatico di prenotazione abbia dei problemi”.
A Roma passaporto sempre veloce
“Nella capitale l’appuntamento in questura per il passaporto si ottiene sempre velocemente: al massimo 10 giorni di attesa un anno fa, due a giugno e uno solo ora”.
Tempi brevi solo a Perugia, Pescara e Palermo
“Imbattibile Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo. Ottima Pescara, due giorni dopo. Non così veloce, ma con tempi ragionevoli anche Palermo con 21 giorni di attesa. Tanto più se si considera che a giugno ci volevano 55 giorni per mettere piede in questura.
A parte queste poche eccezioni, le nostre rilevazioni mostrano chiaramente che il problema persiste anche perché i rimedi adottati, come ad esempio gli open day messi in piedi da alcune questure, tamponano, ma non risolvono. I posti liberi sono pochissimi e disponibili dopo mesi, ma poi è lunga anche l’attesa per la verifica dei documenti indispensabile prima della consegna finale”.
Sempre più difficile avere il passaporto in tempi ragionevoli
“Il cittadino ha il diritto di ottenere il passaporto in tempi ragionevoli per potersi muovere liberamente anche al di fuori dell’Unione Europea dove serve solo la carta di identità. Le nostre inchieste mostrano quanto sia difficile ottenere il passaporto in tempi ragionevoli.
Infatti, da un anno ormai (a novembre 2022, poi a giugno e novembre 2023) monitoriamo la piattaforma ministeriale per verificare i tempi di attesa per avere un appuntamento in questura e in troppe città ci vogliono diversi mesi (ben 10 a Venezia) o non ci sono appuntamenti disponibili.
Anche perché non solo l’attesa è lunga, ma il passaporto italiano è tra i più cari d’Europa. Infatti, in Italia fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro, molto di più che in altri Paesi europei a parità di validità (10 anni). Ad esempio, in Spagna costa 30 euro e in Germania 60 euro. E il Belpaese non fa sconti nemmeno ai minori anche se il passaporto dura meno. Lo dice la nostra analisi in cui abbiamo messo a confronto i costi dei passaporti nei principali Paesi europei”.
Perché tempi così lunghi?
“Dopo la pandemia si è tornati a viaggiare e si sono accumulate le richieste di passaporti nel frattempo scaduti e poi c’è stata la Brexit che ha imposto ai tanti che si recano nel Regno Unito di munirsi di passaporto anziché, com’era prima, della sola carta d’identità.
Infine, ci sono anche le nuove cittadinanze che, come primo atto, portano alla richiesta di passaporto che, con l’introduzione delle impronte digitali elettroniche, può essere gestita solo da questure e commissariati e non più dai Comuni. In più, manca il personale e quindi gli uffici preposti sono aperti al pubblico con tempi inadeguati alle necessità e il sistema digitale per la prenotazione online funziona male”.
La strada dell’urgenza
“Il caos passaporti, purtroppo, occupa le cronache dei giornali da diverso tempo ormai, per le proteste dei cittadini e per i tentativi di tamponare l’emergenza da parte del Viminale con l’istituzione di open day, cioè giornate in cui chiunque può presentarsi in questura senza appuntamento per chiedere il passaporto”.
La gravità della situazione è tale che le cronache ci riportano addirittura casi di bagarinaggio.
“Vuoi il passaporto in tempi rapidi a Milano? Non riesci a prendere appuntamento sul sito della polizia di Stato perché tutti gli slot sono sempre occupati? Non c’è problema: pagando, ci pensiamo noi”, questa in soldoni la promessa di un’agenzia di intermediazione di Milano, i cui titolari sono ora indagati, che tra settembre 2022 e luglio 2023 aveva preso circa duemila appuntamenti sulla piattaforma della polizia di Stato usando nomi falsi. Per la pratica chiedevano dai 200 ai 250 euro.
Bisogna ricordare che se il sistema di prenotazione online propone una data che non collima con l’urgenza di ottenere il passaporto per motivi di salute, lavoro, familiari, di studio o vacanza si può chiedere il documento andando direttamente in questura o in commissariato con una procedura d’urgenza.
Attenzione, però, bisogna dimostrare l’urgenza esibendo la documentazione specifica. Le urgenze che giustificherebbero la necessità di un rilascio del passaporto in tempi brevi e non compatibili con il sistema di prenotazione online sono, in ordine di priorità, le partenze imminenti per cure mediche all’estero, trasferta di lavoro, necessità familiari, di studio e infine per turismo oppure a quelle motivate dall’esigenza di essere in possesso del passaporto in anticipo rispetto alla partenza per l’acquisizione di visti particolarmente complessi.
Il passaporto, per fortuna, ha una validità di dieci anni, ma visti i chiari di luna il nostro consiglio è comunque di verificare di tanto in tanto la data di scadenza per prendere l’appuntamento per tempo per il rinnovo; nell’articolo al seguente link ti spieghiamo come si rinnova il passaporto e cosa fare quando scade”.
La petizione per tempi più rapidi e costi più bassi
“Come uscire da questa situazione? Di sicuro bisogna migliorare la piattaforma per le prenotazioni, ma soprattutto aumentare i punti di accesso per fare o rinnovare il passaporto. Quindi bisogna attivare anche i Comuni come avviene per la carta di identità elettronica. A questo proposito è partito a dicembre il progetto Polis di Poste Italiane (finanziato coi fondi del Pnrr) che consentirà anche di richiedere i passaporti negli uffici postali dei comuni con meno di 15mila abitanti.
Visti i risultati delle nostre inchieste e i tanti disagi subiti dai cittadini, Altroconsumo chiede alle istituzioni di fare una serie di interventi che permettano di far fronte alla situazione nel breve e nel lungo periodo”.
Firma la petizione per chiedere alle istituzioni tempi più rapidi e costi più bassi per il rilascio e il rinnovo del passaporto cliccando qui.