TRIESTE – Di nuovo, e siamo alla sesta puntata, il Trieste Coffee Experts si è rivelato un appuntamento imperdibile. Un arena di dibattito e confronto tra 50 protagonisti del mondo del caffè che sì è tenuto nella sala Imperatore dell’Hotel Savoia Excelsior Palace – Starhotel Collection del capoluogo giuliano. Stiamo parlando del summit biennale organizzato dalla Bazzara Caffè che durante tutto il weekend di sabato 25 e domenica 26 novembre ha riunito alcuni dei più importanti protagonisti del settore caffeicolo per dialogare e individuare le migliori strategie per affrontare le sfide del mercato. Il tutto sotto l’attenta regia di Andrea Bazzara.
Max Fabian incoronato Personalità del Caffè dell’anno
Durante il summit, come da tradizione, è stato consegnato premio “Coffee personality of the year 2023”. Questa volta è stato incoronato Max Fabian della Demus di Trieste e fresco Past President del Consiglio dell’Ico che così succede a Maurizio Giuli (Simonelli Group) insignito del riconoscimento due anni fa.
Tra gli uomini dell’anno ricordiamo anche Sergio Barbarisi, Gianfranco Carubelli, Andrea Lattuada, Antonio Rizzitano, Luigi Morello e Luigi Odello.
Si tratta di un’onorificenza – ideata nel 2014 naturalmente dai fratelli Bazzara per colmare un vuoto istituzionale – che si propone di gratificare e motivare ulteriormente coloro che si distinguono nell’industria del caffè, contribuendo costantemente al suo miglioramento.
Trieste Coffee Experts, ritorno alla grande all’altezza delle aspettative
Sì perché sabato e domenica, ben 50 professionisti si sono confrontati sui temi anticipati dal titolo di questa edizione 2023: “Future coffee: Sustainability and Innovation Oriented”, dove la sostenibilità è stata la protagonista della prima giornata e l’innovazione della seconda.
Lo streaming ha ingigantito la platea degli spettatori dando la possibilità di seguire il Trieste Coffee Experts in tutto il mondo, essendo il summit diventato un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e un momento chiave per l’intera industria del caffè.
Così è stato possibile seguire gli interventi in italiano ed inglese, grazie alla traduzione simultanea, al sito della Bazzara sul quale è dedicata un’apposita sezione.
La sostenibilità nella filiera del caffè
Oggi tutto ruota attorno all’argomento sostenibilità, che rappresenta il focus su cui si stanno concentrando i reparti ricerca e sviluppo di quelle aziende lungimiranti che vogliono fare innovazione, non solo per ottenere un vantaggio competitivo in termini commerciali ma anche per essere in grado di generare benessere per tutto l’ecosistema all’interno del quale operano, garantendo così le basi per guardare al futuro con fiducia e serenità.
Gli interventi, affidati dai Bazzara a dirigenti di aziende leader del settore, hanno consentito a tutti di prospettare il futuro del caffè, un futuro caratterizzato tanto da abiti digitali quanto da attenzione a valori nuovi o andati perduti.
Non si può non ricordare che sono state quasi 50 le aziende che, in qualità di sponsor diamante, rubino e smeraldo e media partner, hanno affiancato la Bazzara Caffè per supportare l’iniziativa.
Tutte importanti realtà in cui la creazione del valore d’impresa è rimasta impressa nel tempo grazie agli obiettivi comuni o la partecipazione a progetti per l’orientamento al risultato condiviso: fare squadra per celebrare la cultura dell’espresso, simbolo del made in Italy.
Un valore che si è riflesso anche sull’intera organizzazione, attraverso la condivisione con tutti i soggetti coinvolti.
Riuscire ad allineare i valori, stimolando il senso di appartenenza da parte di tutte le risorse interessate, ovvero il “fare rete”, focus da sempre dei Bazzara, è stato uno degli intenti più forti del summit che ha offerto a tutti la possibilità di parlare con tutti.
Tantissimi gli importanti ospiti presenti. Ricordiamo, procedendo a ritroso perché ha chiuso i lavori con il Cavaliere del Lavoro Massimo Renda (Presidente di Caffè Borbone). Ma hanno aprlato anche Rudi Albert (Alkaff), Michele Cannone (Lavazza), Paolo Andrigo (Accenture) e Maurizio Giuli (Simonelli Group).
I lavori sono stati aperti sabato da Tamara Gómez Marín (Console Generale del Costa Rica in Italia) con “Lo sviluppo sostenibile nella cultura del caffè nel Costa Rica”. Ma hanno parlato anche Riccardo Borsatti (Siemens) e a Massimiliano Fabian (ex Presidente della Commissione dell’ICO) con “L’azione dell’ICO per un mondo sostenibile del caffè”.
E ancora: Thomas Zulian (Fairtrade Italia) con “Le risposte di Fairtrade alle sfide della filiera”; Eleonora Pirovano (International Women’s Coffee Alliance Italia) con “L’empowerment femminile nella filiera del caffè”.
Non sono mancati gli interventi di Sergio Barbarisi (BWT) il “Signore delle acque”, di Carlos Gonzalez (Rancilio) con “La valorizzazione dell’espresso attraverso la tecnologia”, di Marco Bortolussi (Pininfarina) con “Sostenibilità: l’imperativo del design” per il tema Tecnologia ed innovazione sostenibile per le torrefazioni.
Hanno parlato anche: Andrea Degl’Innocenti (Istituto del commercio con l’estero), Manuela Cadeddu (Ernst&Young); Daniele Dell’Orco (Cacao Crudo) che è intervenuto su “TrackIT blockchain: il progetto digitale che supporta le PMI italiane nella lotta alla contraffazione e all’Italian sounding”; Emanuele Dughera e Silvia Rota (Slow Food Coffee Coalition) su “Un caffè buono, pulito e giusto”; Francesca Marchi (Area Science Park di Trieste) che ha intrattenuto la platea su “Economia circolare e simbiosi industriale: case histories settore caffè”.
Non poteva mancare l’intervento di uno dei padroni di casa: Mauro Bazzara (Bazzara Caffè) ha esposto le sue tesi su “Purpose sostenibile come nuovo modello per creare valore”.
Ma c’erano anche Luigi Morello (Presidente dell’Istituto espresso italiano) che ha parlato di “Espresso EvolutiON”; Luigi Odello (Istituto internazionale assaggiatori caffè) che ha svolto la sua relazione su un tema a lui caro: “Officina della comunicazione sensoriale”. Ed ha parlato anche Enrico Metti (Brita) su “Il trattamento acqua ora è SMART! Un approccio data driven per garantire qualità, efficienza e sostenibilità”. Andrea Lattuada (9Bar) e Claudio Valdetara (RHEA Vendors) hanno parlato a due voci de “Il Barist-Ai, l’innovazione verso il nuovo paradigma 5.0”. Infine, per non dimentica nessuno, Nicola Panzani (IMA Petroncini) ha parlato di “Tecnologia ed innovazione sostenibile per le torrefazioni”
Quale futuro per il caffè e l’espresso italiano tradizionale
Molti relatori, si sono focalizzati con grande competenza e precisione chirurgica sulla situazione odierna per guardare con maggiore fiducia al futuro.
Fondamentali i momenti conviviali durante le due giornate, dai coffee break, con il caffè Bazzara Dodicigrancru in capsule appena premiato Miglior Caffè da Selezione agli Luxury Food&Beverage Quality Awards 2023, all’atteso lounge del sabato sera.
La sostenibilità si conferma come pilastro dell’evento, infatti il Trieste Coffee Experts era certificato Neutral Event.
L’azienda Up2You – startup green tech e B-Corp certificata – ha tra l’altro attestato che l’energia derivata dalle attività svolte durante i “due giorni”, compresi i viaggi di spostamento dei relatori e tutti i servizi offerti, verrà compensata attraverso il pacchetto Biodiversity, strumento che permette di compensare le proprie emissioni con progetti certificati incentrati sulla protezione delle biodiversità.
Da ricordare anche che, con una cerimonia, stato consegnato a Tamara Gómez Marín (Console Generale del Costa Rica in Italia) un’elegante quanto raro riconoscimento: la riproduzione del volume “Dante Guarneriano”, uno dei codici da collezione più antichi e unici dell’Inferno di Dante Alighieri, realizzato tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400, impreziosito da miniature attribuibili a Bartolomeo di Fruosino.