Bialetti Industrie, nel primo semestre di quest’anno, ha fatturato 63,3 milioni, in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato finale però resta in rosso e anche l’indebitamento finanziario (pari a 86 milioni) è ancora pesante. L’obiettivo dichiarato è ripianare l’intera posizione debitoria entro la fine dell’anno prossimo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Matteo Meneghello pubblicato su Il Sole 24 Ore.
Bialetti Industrie in vendita
COCCAGLIO (Brescia) – Egidio Cozzi, amministratore delegato di Industrie Bialetti, sta guidando in questi anni un percorso di profonda trasformazione nel dna della società dell’Omino con i baffi; un mutamento che vede un peso sempre maggiore del caffè all’interno del portafoglio di offerta del gruppo, accanto allo storico core business della Moka.
Scelte legate a motivi strategici ma anche di necessità: il Gruppo ha dovuto affrontare una pesante crisi di liquidità che ora sta cercando di mettersi alle spalle con la messa a terra di un piano industriale che ha comportato sacrifici e una decisa ristrutturazione del perimetro aziendale e della rete di negozi proprietari.
Bialetti Industrie oggi è un gruppo che nel primo semestre di quest’anno ha fatturato 63,3 milioni, in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un Ebitda positivo per 7,7 milioni; il risultato finale però resta in rosso e anche l’indebitamento finanziario (pari a 86 milioni) è ancora pesante.
L’obiettivo dichiarato è ripianare l’intera posizione debitoria entro la fine dell’anno prossimo: entro la fine di novembre è attesa la scelta dell’advisor per avviare l’iter per la cessione.
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